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Curve chiuse, Malagò: “Non paghino tutti per poche persone”

Il presidente del Coni, Giovanni Malago’, commenta cosi’ la chiusura della curve di Inter e Roma per i cori discriminatori di alcuni loro sostenitori. 

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Il presidente del Coni, Giovanni Malago', commenta cosi' la chiusura della curve di Inter e Roma per i cori discriminatori di alcuni loro sostenitori. "La mia lettura a riguardo e' di grande dolore e tristezza. O si arriva al punto di individuare e quindi settorizzare in modo chirurgico queste situazioni per cui i colpevoli, ammesso che ce ne siano, devono pagare ma non puo' essere che tutto uno stadio o una curva, soprattutto quando si tratta di abbonati, debba stare fuori. Cosi' sono doppiamente vittima di quanto successo".

"Per colpa di pochi pagano intere tifoserie ed intere zone dello stadio, questo onestamente non puo' andare avanti -sottolinea il numero uno dello sport italiano-. Se ci sono dei regolamenti vanno applicati ma, da quello che sento, si entra anche nell'ordine dell'arbitrarieta', sulla parola detta. Il fatto che ci sia una soggettivita' molto forte questo e' un dato di fatto".

"La legge sugli stadi e' accolta dal mondo del Coni con grande soddisfazione. Il mondo del Coni - spiega Malago' - e' fatto da tante componenti, noi rispettiamo l'opinione di qualche presidente di Serie A e B che poteva avere aspettative diverse. Ma noi del Coni siamo felici per l'impiantistica di base, poiche' la legge prodotta e che verra' approvata in Senato consente di avere due elementi certi: procedure e tempi certi. Chi vuole costruire una palestra adesso puo'".