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Carlos Cuesta, tecnico del Parma, ha parlato ai microfoni di Sky al termine del match perso contro la Roma. Queste le sue parole:
Come valuta la prestazione del Parma? C'è qualcosa episodio che poteva far svoltare la partita? "Valuto la prestazione con tanti aspetti positivi e alcuni magari non tanto. Non è il risultato che volevamo. In alcune situazioni se fossimo stati più precisi avremmo potuto portarlo dove volevamo. Possiamo essere contenti e ottimisti per la cose positive, ma dobbiamo analizzare e lavorare sulle cose che non sono andate concentrandoci sulla prossima partita".
Anche oggi l'età media della squadra era bassa, ma c'era anche tanta personalità contro la squadra prima in classifica. "La personalità non ha niente a che fare con l'età, è un atteggiamento e un modo di vivere e noi proviamo a ispirarlo. Con quello spirito poi riesci a fare prestazioni di livello, l'obiettivo è arrivare a risultati positivi".
Lei vive le partite con grande empatia. Quanto è orgoglioso del fatto che il tempo sia tutto dalla vostra parte? "Parto sempre dal presupposto che le persone provano a fare il meglio. Io da allenatore posso solo aiutarle a fare il massimo, poi loro sono incredibili. Nella realtà quotidiana, come lavorano in palestra, in video: sono focalizzati e fanno tutto quello che possono per migliorare. Quando loro danno tutto anche io da allenatore devo dare tutto. Continueremo a spingere per migliorare le prestazioni ogni giorno e arrivare ai risultati che tutti vogliamo".
CUESTA IN CONFERENZA STAMPA
Vardy ha detto che la Serie A è più tattica e tecnica della Premier. "La tattica c'è dappertutto, quindi difficile dire se di più o meno. Le dinamiche di gioco sono un po' diverse. In Premier c'è più andata e ritorno, transizione, dinamismo, in Serie A è diverso su questo".
Ha qualche rimpianto per come è andata la partita? "Quando dai tutto nella vita rimpianti non puoi averne. Abbiamo dato il massimo, ci abbiamo provato fino alla fine. Dobbiamo analizzare la prestazione per consolidarla, per essere più competitivi domenica contro il Bologna".
Cosa si è detto con Gasperini? "Siamo stati insieme 30 secondi, nulla di più".
La difesa a quattro si sta consolidando: questa è la strada? "È una possibilità, sta andando bene. Abbiamo la possibilità di fare entrambe, quando difendevamo a cinque eravamo solidi, vogliamo consolidare entrambe le fasi, continuare a migliorare le cose che non stiamo facendo bene anche a quattro. Soprattutto per concretizzare di più".
Nel secondo tempo grande pressione della Roma, ma avete anche tenuto bene. La pressione era per merito della Roma o per un po' di stanchezza vostra? "Loro hanno fatto una sostituzione che li ha portati ad avere dinamiche diverse, noi abbiamo fatto fatica a guadagnare territorio e spazi, quindi in 4-5 sequenze non siamo riusciti a uscire. Questo ci ha portato a difendere di più".
Il gol è stato un po' casuale, ha demoralizzato la squadra. "La squadra ci ha provato fino alla fine, ha avuto una reazione immediata dopo il gol di Dovbyk. Abbiamo provato a creare situazioni, non siamo riusciti a fare il secondo gol, ora dobbiamo analizzare quello che non è andato".
Ha già affrontato tante squadre forti: dove la mette la Roma? È da scudetto? "È una squadra forte, le dinamiche del calcio sono particolari, il risultato è condizionato da tanti eventi, non controllabili, non posso dire che vincerà. Però la Roma è una squadra super organizzata, c'è tanto lavoro dietro, è molto molto solida, molto chiara nella costruzione, di gioco in tutte le fasi, molto completa, si vede la mano di mister Gasperini dall'inizio. Ed è merito suo e del suo staff. Poi ha giocatori di qualità, sarà una squadra super competitiva".
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