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stagioni as roma
Roma beffata nel finale ma ancora in corsa per gli ottavi di finale. Un cross innocuo durante l'ultimo giro di lancetta del recupero finisce alle spalle di De Sanctis e cambia il destino dei giallorossi. Squadra attenta quella di questa sera con grinta, sacrificio e qualità, Ci pensa capitan Totti a sbloccare il risultato, poi Nainggolan e Ljajic sprecano le occasioni per chiudere la partita. E adesso contro il City sarà un match da brividi.
“Il destino è nelle nostre mani”. Garcia e i suoi giocatori sanno che battendo i moscoviti nel gelido clima russo le loro possibilità di passaggio del turno sarebbero matematicamente certe. Ma sanno anche che non sarà facile perché avranno di fronte una squadra, quella di Sluckij, che lotterà fino alla fine per trovare in questo match un risultato positivo che gli permetterebbe di sperare fino all’ultimo incontro del girone nella qualificazione agli ottavi, o quanto meno nell’accesso all’Europa League. Si potrebbero fare dei calcoli, si potrebbe accontentare di un pareggio all’ Arena Chimki, ma Garcia non vuole pensare agli altri risultati, né tanto meno alle altre squadre rivali. Lui vuole la vittoria.
La formazione è come sempre da inizio stagione forzata per via dei numerosi infortuni, con l’ulteriore handicap dell’assenza di scelte per il ruolo di terzino destro, visto il forfait di Maicon e di Torosidis. A sostituire il brasiliano ci sarà Florenzi.
Tra i pali giallorossi il tecnico transalpino ha scelto Morgan De Sanctis, che ritorna in Champions dopo aver lasciato il posto al suo vice Skorupski nella partita contro il Bayern Monaco all’Allianz Arena. Scelte obbligate tra i difensori centrali con la coppia Manolas-Astori, come terzino sinistro la scelta è ricaduta sul greco Holebas. A centrocampo un turno di riposo per Pjanic, pronto a subentrare a partita in corso, quindi spazio in mezzo al campo al trio Nainggolan-De Rossi-Keita, mentre in attacco Totti verrà affiancato dalla velocità di Gervinho e dalla tecnica di Ljajic.
Pochi dubbi per Leonid Slutski che deve rinunciare a Elm e Panchenko ma per il resto ha a disposizione tutta la formazione titolare; assorbita la sconfitta in campionato a Krasnodar con tanto di sorpasso subito al secondo posto in classifica, la squadra scenderà in campo con il 4-2-3-1.
Akinfeev in porta, davanti a lui Fernandes, V. Berezutski, Ignashevich e Schennikov; Natcho, Cauna i due mediani; Dzagoev, Eremenko, Musa i trequartisti dietro la punta Doumbia.
In uno stadio a porte chiuse, causa del comportamento trasgressivo dei tifosi russi nella partita d’andato allo stadio Olimpico, l’arbitro tedesco Brych fischia il calcio d’inizio del match.
Partono lente le due squadre, per la delicatezza della partita ma anche, e forse soprattutto, per i -8 gradi che avvolgono i 22 giocatori in campo, con i giocatori, in particolar modo quelli giallorossi, che devono abituarsi alla gelida temperatura.
E’ un Cska molto compatto in questi primi minuti di gara con ben due linee a quattro che difendono la porta di Akinfeev, con una Roma che gioca con personalità gestendo il pallone e cercando di fare la partita.
Ed è proprio in contropiede al sesto minuto che Schennikov prova a sorprendere De Sanctis con un tiro da fuori area sulla fascia sinistra, ma il pallone lento non impensierisce il portiere giallorosso che blocca con sicurezza.
Cresce il ritmo della partita dopo quindici minuti, entrambe le squadre adesso cercano di attaccare con maggiore velocità cercando li inserimenti degli esterni.
Al minuto 17 ci riprova i Cska con un tiro velleitario di Dzagoev che da venticinque metri prova un morbido destro che va a sbattere sui cartelloni pubblicitari.
Il primo tiro della Roma è di Nainggolan: il belga al 21 esimo prova a sorprendere il portiere russo dalla trequarti avversario, mandando però la sfera alta sopra la traversa.
La squadra di Garcia non riesce a trovare lo spazio per costruire le azioni di gioco, trovandosi davanti un muro russo che non gli concede profondità.
Al 35esimo triangolazione Totti-Florenzi con la mezzala, ogni in versione terzino, che penetra lateralmente in area di rigore, senza però riuscire a servire nessun attaccante giallorosso con il suo cross teso in mezzo all’area piccola di Akinfeev.
Grande occasione dei russi per portarsi in vantaggio: Natcho dalla trequarti con una palla filtrante che prende in controtempo la linea alta dei difensori centrali romanisti riesce a servire Doumbia che non trova la rete solamente grazie alle mani di De Sanctis che riescono a ribattere la sfera.
Risponde la Roma al minuto quarantuno con un’incursione centrale di Florenzi che viene steso da Berezutski appena fuori l’area di rigore. Il russo rimedia anche il primo giallo della partita. E da lì Totti non sbaglia. Il numero 10 giallorosso batte la punizione con un violento destro a 105 km/h che piega le mani di Akinfeev, finendo nell’angolo destro della porta. 1 a 0 Roma.
Ci riprovano ancora i giallorossi nel minuto di recupero con un’altra punizione, questa volta battuta da Ljajic dalla fascia sinistra; il pallone dopo essere stata respinto dai difensori finisce sul piede di Florenzi che al volo trova la porta ma anche la respinta dell’estremo difensore moscovita. Con quest’ultima azione termina un primo tempo nel quale la Roma con il minimo sforzo è riuscita a trovare il massimo risultato. Squadre negli spogliatoi a raccogliere i consigli degli allenatori e a bere un thè caldo.
Sono a russi a dare il via ai secondi quarantacinque minuti. La squadra di Sluckij ci prova subito con un tiro sballato di Eremenko che finisce senza spaventi al lato della porta difesa da De Sanctis.
Ma il canovaccio di questo secondo tempo è diverso da quello della prima frazione di gioco; i russi cercano di alzare i ritmi cercando di affacciarsi nella metà campo giallorossa nel tentativo di schiacciare la squadra di Garcia e trovare la rete del pari.
L’occasione più ghiotta però è della Roma con Nainggolan, al minuto 60: il belga favorito da un rimpallo penetra in area di rigore, ma a tu per tu con Akinfeev spedisce il pallone al lato della porta. Grande occasione sprecata dalla squadra ospite per aumentare il proprio vantaggio.
La prima sostituzione è dei russi, Sluckij decide di mettere in campo il bulgaro Milanov per uno stanco Cauna. L’assetto tattico dei rosso-blu non cambia, un trequartista per un trequartista.
Quello dei giallorossi è un secondo tempo che rispecchia quello visto a Bergamo contro l’Atalanta. I giallorossi aspettano nella propria metà campo gli avversari, soffrendo e senza riuscire a ripartire.
Ci prova ancora il Cska al 75’: colpo di testa di Dzagoev, ma il tiro debole finisce tra i guantoni di De Sanctis.
La Roma ha bisogno di velocità, quella che non ha saputo dare Gervinho alla sua squadra; Garcia così corre ai ripari con una sostituzione, togliendo proprio il deludente ivoriano per inserire Iturbe. E’ proprio l’argentino che accende il motorino e accende anche la ripartenza giallorossa, che non si conclude con il gol giallorosso solo grazie alla grande parata di piede da parte Akinfeev che devia il tiro angolato di Ljajic, servito con un filtrante dall’esterno neo entrato.
Seconda sostituzione per la Roma al minuto 82, fuori uno stanchissimo Nainggolan, dentro Kevin Strootman.
E’ assedio russo. Massimo sforzo della squadra moscovita che cerca in questi ultimi minuti di agguantare il pari. Serve più sostanza in mezzo al campo per i giallorossi, e Garcia effettua la sua terza ed ultima sostituzione inserendo Pjanic al posto di Ljajic.
All’88’ ancora calcio d’angolo per i russi: pallone in mezzo, Iturbe spazza male rimandando il pallone nell’area piccola di De Sanctis dove Doumbia però non riesce ad arrivare sul pallone in maniera pulita, ma calciando sopra la porta giallorossa.
Ma durante l’ultimo minuto di recupero arriva la beffa giallorossa. Cross teso dalla trequarti di V. Berezutski che non viene toccato da nessuno e si infila nella porta di un inerme De Sanctis. Durante l’esultanza dei giocatori russi si chiude la partita. 1 a 1 al triplice fischio di Brych. Una Roma troppo chiusa nella propria metà campo nel secondo tempo, che ha subìto il pareggio proprio allo scadere del match, non riuscendo di fatto ad ipotecare il passaggio del turno agli ottavi di finale. Garcia dovrà quindi giocarsi la qualificazione in casa contro il Manchester City. Ai giallorossi basterà anche il pareggio, ma non dovrà rintanarsi dietro se non vorrà essere beffata come lo è stata oggi.
Jacopo Aliprandi
IL TOP & IL FLOP
Il Top di questa tesissima partita della Roma è Totti che segna un gol su punizione con un missile terra aria che se ci fosse ancora la guerra fredda, farebbe tremare i polsi. Si mette tra le linee e disegna giocate eccezionali come un pittore ispirato. Il gelo non lo spaventa, anzi sembra che gli dia vigore e nuova linfa. Dalla Russia con la Roma
Il Flop di questa importantissima gara giallorossa è Gervinho che anche se si mette a maniche corte non scalda a dovere il motore. Corre ma spesso a vuoto e non riesce anche colpa del campo gelato a controllare alcune volte bene il pallone. Fa comunque una buona partita tattica e fino a quando ha benzina prova a tenere alta la Roma. Troppo Frozen
Alesseio De Silvestro
"TABELLINO
"CSKA Mosca-Roma 1-1
"CSKA MOSCA (4-2-3-1): Akinfeev; Mario Fernandes, V. Berezutski, Ignashevich, Schennikov; Natcho, Cauna (64? Milanov); Dzagoev, Eremenko, Musa (81? Tosic); Doumbia
A disp.: Chepchugov, A. Berezutski, Wernbloom, Milanov, Tosic, Vitinho.
Allenatore: Slutski.
"ROMA (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Holebas; Nainggolan (83? Strootman), De Rossi, Keita; Ljajic (87? Pjanic), Totti, Gervinho (77? Iturbe).
A disp.: Skorupski, Somma, Cole, Strootman, Pjanic, Iturbe, Destro.
Allenatore: Garcia.
"Arbitro: Brych (GER).
Assistenti: Borsch e Lupp.
IV uomo: Achmüller.
Assistenti di porta: Danker e Fritz.
"Marcatori: 43? Totti, 93? Berezutski
"NOTE Ammoniti 38? Dzagoev, 42? Berezutski, 85? Schennikov
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