Marco Tumminello è finalmente tornato in campo. Dopo la rottura del legamento crociato, la scorsa settimana l'attaccante del Crotone - ma di proprietà della Roma - ha giocato qualche minuto nelle due sfide dei calabri contro Torino e Bologna. Oggi il calciatore classe 1999 ha rilasciato alcune dichiarazioni sui canali social del club rossoblù:
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Crotone, Tumminello: “Il campo mi mancava tantissimo. Ora dobbiamo stare uniti e compatti”
Parla l'attaccante di proprietà della Roma: "Appena entrato dopo sei mesi e mezzo, dopo l’intervento al ginocchio, avevo un po’ di paura nella mia testa, però dopo aver fatto il primo contrasto in gara, la mia testa si è liberata e da là...
Quanto ti è mancato il campo?
Il campo mi mancava tantissimo, soprattutto lo stadio di casa. Erano sei mesi che aspettavo di provare questa emozione di tornare tra i tifosi rossoblù. Un piacere ritornare. In questi sei mesi ho cercato di dare una mano anche da Roma, facendo riabilitazione. Non ho mai smesso di seguire la squadra anche in trasferta, quando potevo l’ho sempre accompagnata nei momenti buoni e nei momenti difficili. Secondo me l’unica cosa che ci possa salvare è essere compatti e uniti.
Rientro con il Torino?
Quando sono entrato il mister mi ha detto: dai tutto, rincorri tutti i palloni, e io ci ho messo del mio anche avendo paura. Appena entrato dopo sei mesi e mezzo, dopo l’intervento al ginocchio avevo un po’ di paura nella mia testa, però dopo aver fatto il primo contrasto in gara, la mia testa si è liberata e da là è proseguito tutto. Quando entro anche gli ultimi 5 minuti do sempre una mano alla squadra. Ieri, quei palloni che mi sono arrivati, pochi o tanti, cerco di giocarli al meglio per far rifiatare e portare la squadra più alta possibile per farla vincere.
Quando pensi di riuscire a raggiungere i 90 minuti nelle gambe?
I 90 minuti li vedo ancora lunghi ma pian piano dopo gli allenamenti, i contrasti nelle partite e le corse intermittenti, spero di recuperare il più presto possibile.
La sfida contro il Genoa?
Sarà una gara dura, come lo saranno tutte, sia in casa che fuori casa. Quindi dobbiamo cercare di lottare da qui all’ultimo su ogni pallone che peserà sempre di più, quindi dovremo essere bravi e forti a non farci condizionare né dall’avversario né dal pubblico, ma dobbiamo contare solo su di noi.
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