Subito dopo l'annuncio del rinnovo, Bryan Cristante ha rilasciato un' intervista ufficiale al sito della Roma. Di seguito le sue parole che ripercorrono i suoi anni nella Capitale, oltre che le ultime stagioni insieme a Mourinho, con cui la squadra è riuscita ad ottenere ben due finali europee consecutive
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Cristante: “Ora mi sento più romanista. Due finali di fila grazie a Mourinho”
Che cosa significa per te rinnovare con la Roma fino al 2027?
"Sono contentissimo di rinnovare qui. È diventata la mia seconda famiglia. Sono un po' di anni che sono qui e volevo ringraziare il direttore, presidenza e tutta la società per questo rinnovo così importante. Sono contento di continuare il mio percorso qui."
In cosa è cambiato e cresciuto Cristante da quello che 5 anni fa metteva piede per la prima volta a Trigoria?
"È cresciuto sotto tutti i punti di vista. È diventato più uomo, è diventato papà, è diventato un giocatore con più esperienza. Sono cresciuto facendo il percorso che andava fatto, ho sempre dato tuto quello che potevo dare e voglio continuare su questa strada fino al 2027."
De Rossi disse "Cristante non è romanista ma di gente come lui ne vorrei 100 di lui per come da l'anima in campo e in allenamento"
"Frase bellissima, ho sempre ringraziato Daniele per quelle parole. Per me è stato un onore iniziare qui a Roma con lui anche se solo per un anno. Mi rivedo in quelle parole perché do sempre tutto sia in allenamento che in partita e cerco sempre di fare il mio meglio. "
I giovani ci descrivono che in allenamento sei uno dei più duri, quindi aveva ragione?
"Si ogni tanto sono uno pesantino ma lo faccio per il bene della squadra e per spronarli a fare meglio. Penso sia l'unico modo per raggiungere obiettivi importanti."
Possiamo dire a Daniele che sei diventato un po' più romanista?
"Sicuramente si, dopo cinque anni che non non sono pochi, ne ho altri 4 davanti e sicuramente un po più di "romanità" l'ho presa."
Durante Roma- Salernitana i tifosi ti hanno riservato un lungo applauso. Hai sempre avuto l'apprezzamento di tutti, pensi di rappresentare una certezza per i tifosi?
"Si, lo spero. Penso di essermelo guadagnato sul campo. Ho fatto tante partite con la Roma penso di essermi meritato la fiducia di tutti perchè ho sempre cercato di dare il massimo. Una partita può andare meglio o peggio ma ho sempre dato il 100%."
Hai indossato la fascia da capitano e conosciuto meglio Roma e la Roma. Questo senso di appartenenza è diventato più forte in questo legame tra squadra e tifosi?
"Ogni anno che si rimane di più in una piazza si impara ad apprezzare e conoscere tutto. La piazza di Roma chiede tanto ma da anche tanto. Anno dopo anno si è creato un legame sempre più forte."
I sold out dell'Olimpico e l'abbraccio della curva a Budapest: è stata stagione lunga e logorante ma che ha resto felici i tifosi.
"Dobbiamo solo ringraziarli perché dalla prima partita non c'è stato un posto libero allo stadio. Quindi grazie per il supporto che cui hanno dato in questa lunga stagione. Dobbiamo essere bravi a mantenere questo calore e questo fuoco acceso e continuare a chieder il 12esimo uomo in campo ai nostri tifosi."
Non è una casualità il fatto di raggiungere due finali europee consecutive...
"Già raggiungere una finale europea è difficilissimo. C'è bisogno di un ambiente sano e forte e una squadra importante. Due consecutive ancora di più. C'è stato il bisogno di tutti e tuti hanno dato il massimo, squadra società e tifosi. Credo sia l'unico modo per raggiungere questi obiettivi. "
In quanto questo ha inciso Josè Mourinho?
"Tanto. Il mister si sa che è arrivato qui con l'esperienza già importante. Già sapevamo quello che ha costruito in carriera e ci ha dato la mentalità vincente che mancava. Nelle finali c'è tanto del suo contributo e lo ringraziamo per averci portato la sua esperienza."
Per arrivare a certi obiettivi c'è bisogno anche di altre componenti: una società così seria alle spalle ha aiutato?
"La stabilità dietro è la base per lavorare bene e per costruire qualcosa di importante. Senza le fondamenta non si riesce a costruire niente sopra. Con l'arrivo dei Friedkin stiamo iniziando a costruire qualcosa di importante. Una squadra che cresce stagione dopo stagione in consapevolezza e risultati."
Nell'ultima parte della stagione ci sono stati infortuni e sfortuna, ma nonostante questo vi siete impegnati tutti: tu ad esempio hai giocato in più ruoli e hai fatto benissimo
"Quest'anno soprattutto la componente sfortuna non ci ha aiutato particolarmente. Con qualche infortunio in meno saremmo riusciti a conquistare la Champions sul campionato. Ma non si può recriminare niente a nessuno. Tutti abbiamo dato il massimo e dobbiamo iniziare così la prossima stagione con la stessa mentalità. "
C'è una cosa che ti senti di dire ai tuoi compagni dopo l'ultima stagione?
"Grazie. Grazie a tutti davvero perché tra infortuni squalifiche e momenti difficili siamo sempre stati uniti e nessuno ha mai mollato in nessuna situazione di mezzi infortuni, di ruoli diversi. In qualsiasi situazione ci siamo sempre fatti trovare tutti pronti in ogni situazione. Quindi solo grazie a tutti."
Di cosa ti senti veramente orgoglioso?
"Sono orgoglioso del percorso che ho fatto e che sto facendo qui e spero che continui sulla strada degli ultimi anni sperando di portare trofei a questa città e a questi tifosi che se lo meritano davvero".
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