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Cristante: la normalità di essere Special. Sempre presente, ma manca il rinnovo

Cristante: la normalità di essere Special. Sempre presente, ma manca il rinnovo - immagine 1

Mourinho lo toglie dal mercato, ma serve l'adeguamento. Bryan è tra i giocatori con il rendimento più alto nel 2022 e lo stipendio più basso in rosa

Francesco Balzani

La normalità di essere indispensabili. Bryan Cristante non prende molti titoli dei giornali, la sua maglietta non è di certo tra le più vendute. Gioca, tanto. Lo fa sempre bene? Spesso, a differenza di altri. In tutti i ruoli? No, e infatti da quando è tornato più libero di svariare a centrocampo anche il suo rendimento è cambiato. A Genova così come al derby la presenza di Oliveira al suo fianco lo ha aiutato non poco ad avere meno compiti di copertura. Indispensabile Cristante per questa Roma come dimostrano i numeri. Tolto il Covid e una squalifica l’ex atalantino ha giocato sempre. E ben 24 volte su 28 per novanta minuti. Leader silenzioso di uno spogliatoio che lo ha incoronato già nei primi mesi come dimostrano le parole di elogio di Daniele De Rossi.

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Rinnovo lontano e la Juve alla finestra: il futuro di Bryan è ancora un mistero

Oggi il destino di Cristante è in bilico, e non di certo per volere di Mourinho. “Dicono che non lo voglio e che è sul mercato”, dice per far sorridere Ciro Ferrara su Dazn. In realtà il messaggio è bipartisan: a chi lo scrive, e a chi non riesce a trovare l’accordo per il rinnovo.  Perché è vero che il suo contratto scade nel 2024, ma è altrettanto appurato che lo stipendio da 1,8 milioni stona con quelli degli altri compagni di squadra. Meno di lui prende solo Vina tra i presunti titolari. Il suo agente è Giuseppe Riso, lo stesso di Gianluca Mancini. La cifra chiesta su per giù la stessa: 3,5 milioni più bonus. Quasi il doppio. Da qui la possibilità di vederlo sul mercato. Sfumato il Siviglia restano alla finestra Milan e Juventus. Il prezzo sarebbe intorno ai 18 milioni. Ma le ultime prestazioni (anche in azzurro) di Cristante, così come accaduto per Mkhitaryan, potrebbero cambiare le carte in tavola. La posizione di Mourinho è ormai pubblica: fosse per lui non partirebbe. Non è un caso che anche Roberto Mancini in Nazionale non faccia mai a meno di lui nelle convocazioni. Il dodicesimo dell’Europeo oggi è qualcosa di più nella Roma.