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Serra, arriva il deferimento della Procura: “Parole offensive verso Mourinho”

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La procura guidata da Giuseppe Chinè aveva notificato l'atto a Serra, contestandogli la violazione dell'art. 4 del codice di giustizia sportiva e del codice deontologico dell'Aia
Redazione

Marco Serra è stato deferito. Si è concluso da poco il procedimento a carico dell'arbitro che in Cremonese-Roma aveva avuto un acceso diverbio con Mourinho costato due giornate all'allenatore giallorosso che non è potuto sedere in panchina nel derby e contro il Sassuolo. Il fischietto di Torino, che ricopriva il ruolo di quarto uomo quel giorno, aveva ricevuto l'avviso circa un mese fa. L'indagine della procura era partita dalle dichiarazioni di Mourinho, che dopo il rosso rimediato a Cremona, aveva dichiarato di aver ricevuto delle offese da Serra. La procura guidata da Giuseppe Chinè aveva notificato l'atto a Serra, contestandogli la violazione dell'art. 4 del codice di giustizia sportiva e del codice deontologico dell'Aia. L'arbitro torinese aveva presentato le proprie memorie difensive che evidentemente non hanno convinto anche perché il labiale indirizzato a Mou sembrava piuttosto chiaro: "Ti prendono tutti per il c***, vai a casa, vai a casa". Chinè ha  rilevato un comportamento di "oggettivo carattere inopportuno, ingiurioso e finanche offensivo delle parole utilizzate", tale da violare "i principi di lealtà, probità e correttezza posti a fondamento dell’ordinamento sportivo", ma anche le norme specifiche del regolamento Aia che impongono agli associati di "improntare il proprio comportamento al rigoroso rispetto dei principi di lealtà, trasparenza e rettitudine a difesa della credibilità ed immagine dell’Aia".

Le testimonianze raccolte hanno dato di fatto ragioni al tecnico della Roma, che ha sempre sostenuto di essere stato pesantemente insultato. Secondo le ricostruzioni della Procura, a Mourinho "che a Serra si era rivolto per tentare di avere spiegazioni riguardo ad una decisione arbitrale assunta dal direttore di gara a seguito di un contrasto di gioco tra un calciatore della Cremonese (Tsadjout) e uno della Roma (Kumbulla)", sono state rivolte "le seguenti testuali parole: 'Ti stanno prendendo tutti per il culo. Vai a casa, Vai a casa' (accompagnando le stesse con un movimento circolare della propria mano destra, ossia, roteando il dito indice)". Adesso sarà il Tribunale federale a decidere se e come sanzionare l'arbitro che nel frattempo è tornato a dirigere nuovi incontri.