Archiviato il Carpi, nella mente di Luciano Spalletti c’è il Real Madrid. Mercoledì sera all’Olimpico (stadio quasi pieno, inclusa la Sud ma senza gruppi organizzati) va in scena l’andata degli ottavi di Champions League, appuntamento che i giallorossi hanno conquistato al termine di un girone eliminatorio ai limiti del grottesco: una vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte con 16 gol subiti. Ma era un’altra squadra, allenata da un Rudi Garcia spesso in confusione. La Roma di oggi appare più unita, motivata e consapevole dei propri mezzi e anche se ha ancora qualche demone da scacciare, vedi la capacità di subire gol anche quando ha in mano la partita, ha migliorato sia la qualità di gioco sia la tenuta fisica e sta recuperando mentalmente due giocatori importantissimi come Edin Dzeko e Mohamed Salah.
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Contro il Real Spalletti può contare su Manolas e Salah. Totti: “Per me la Roma è amore e gioia”
L'allenamento di oggi consegna al tecnico toscano due buone notizie, ma anche un dubbio atroce: ce la farà De Rossi? Nel giorno di san Valentino dediche d'amore del centrocampista di Ostia e del Capitano, loro che 8 anni fa batterono i...
DE ROSSI UNICO DUBBIO L’allenamento di questa mattina al “Bernardini” di Trigoria, in una domenica sicuramente uggiosa, ha reso a Spalletti feedback assolutamente positivi sulle condizioni fisiche dei suoi ragazzi: Salah non verrà presumibilmente sottoposto a esami strumentali per il risentimento alla coscia sinistra accusato sul finire del match del “Braglia”, essendosi allenato col gruppo; Manolas anche non ha dovuto svolgere lavoro differenziato e sarà come sempre al centro della difesa contro i ‘blancos’; anche Torosidis, a lungo alle prese con fisioterapia e lavoro individuale, è tornato insieme agli altri e probabilmente verrà convocato per la Champions. A preoccupare il tecnico ex Zenit rimane solo Daniele De Rossi, infortunatosi al polpaccio contro il Sassuolo e da quel momento mai allenatosi: la sua presenza contro il Real è molto difficile, ci sono due giorni di lavoro prima del big match e se il numero 16 non sarà regolarmente in campo domattina alle 11, meglio metterci una pietra sopra. Ciò significa che la linea difensiva davanti a Szczesny potrebbe nuovamente essere a 4 con Florenzi e Digne sulle fasce, Manolas e Ruediger centrali. Chissà se l’ottima prova di Vainqueur ha convinto Spalletti a premiarlo confermandolo nell’Europa che conta. Scontata la presenza dal 1’ di Pjanic, entrato nella ripresa a Modena e capace di cambiare la partita.
ROMA-REAL: CORSI E RICORSI STORICI Era il 19 febbraio 2008 quando la Roma del primo Spalletti superò 2-1 in casa il Real Madrid, davanti a circa 70mila spettatori. Anche in quell’occasione c’era in ballo il passaggio ai quarti di Champions e andando a sfogliare le cronache di allora, si nota come alcuni dettagli tornino a 8 anni esatti di distanza. A parte l’ovvio, cioè la presenza del toscano in panchina, viene in mente che anche alla vigilia di quel match De Rossi era in dubbio, per una brutta influenza che in ogni caso non gli impedì di scendere in campo a fianco di Pizarro (autore dell’1-1, dopo il vantaggio di Raul). Inoltre, nei ‘galacticos’ allenati da Schuster mancavano sia Marcelo sia Pepe, dati come non convocabili anche per mercoledì (insieme a Bale, nessuno dei tre si è allenato oggi agli ordini di Zidane). Di quel Real (Campione di Spagna a fine stagione per la 31^ volta), tra tre giorni vedremo sul terreno di gioco probabilmente solo Sergio Ramos, quest’anno spesso fuori per infortunio. E di quella Roma? Almeno dall’inizio, nessuno. Se per De Rossi si tratta di un recupero molto difficile, per Totti ci sarà la panchina. E poi chissà.
TOTTI E DE ROSSI, AMORE GIALLOROSSO Nel giorno di San Valentino, il Capitano e il suo Vice hanno dedicato un pensiero d’amore alla Roma tramite i canali ufficiali della società. Ha iniziato il numero 10 su Twitter. “La Roma è tutto per me. E’ passione, amore e gioia. Questi sono i colori per cui ho sempre tifato e che per sempre tiferò“. L’ennesima dichiarazione di un sentimento che nel numero 10 ha origini che si perdono nella prima infanzia e col tempo si è manifestato in più modi, uno di questi è stata la volontà di non trasferirsi altrove (il Real era un’opportunità concreta, nel 2004), sacrificando molto nella sua carriera: la vittoria di una Champions e quella, molto probabile andando in Spagna, di un Pallone d’Oro. Anche De Rossi ha espresso il suo amore, stavolta su Facebook. “In fondo al cuore condividiamo l’amore per la Roma, è questo che ci fa andare avanti“. E chissà che questo non dia la forza al centrocampista di Ostia per stringere i denti e farsi trovare pronto per mercoledì.
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