Bruno Conti, ex giocatore della Roma ora ?responsabile del settore giovanile, ha parlato del derby in un intervista uscita sul sito ufficiale della societ?.
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Conti: “Il Derby va affrontato con serenit?, i romani lo sentono troppo. Il ricordo pi? bello? Quello del ’77”
Bruno Conti, ex giocatore della Roma ora ?responsabile del settore giovanile, ha parlato del derby in un intervista uscita sul sito ufficiale della societ?.
Ecco le sue parole:
Hai giocato e vissuto tante partite, tanti derby. Quale ti ? pi? caro??
"Il derby che ricordo con pi? gioia ? quello del ?77, vinto con un mio gol al volo. Uno dei pochi. Mi sono fatto tutto il giro della pista, non riuscivo pi? a fermarmi. Ci fu questa respinta, e io feci gol. Vincemmo 1-0. Da quel giorno mi resi conto cosa significa il derby a Roma".
Cosa significa un derby?
"? una partita particolare, la gente sa che ? importante. Oltre ai romani, Totti e De Rossi, anche altri ragazzi sanno ormai interpretare il derby. Senza nervosismo, con tranquillit?. ? una partita a s?. Ma il mister Andreazzoli star? preparando la squadra nel migliore dei modi. Per noi ? un match importante sia per agganciare la Lazio, sia per l?obiettivo importante che ? l?Europa".
? vero che esser romani nel derby pu? condizionare la prestazione?
"I romani vivono con l?importanza del derby sin dal settore giovanile. Lo si deve interpretare bene, con tranquillit? e serenit?. Non bisogna perdere la testa, per cercare di vincere o recuperare la partita. Chi ? romanista cerca sempre di interpretare al meglio il derby. Oltre a Francesco, anche Daniele tiene molto al derby. Sono convinto che questa squadra far? molto bene".
Quel gol al derby ? forse il tuo miglior centro con la Roma.?
"I miei gol sono sempre stati pochi, ma buoni. Quello al derby ? uno dei migliori, ma sono stati tutti belli. E poi c?erano sempre i lanci di Agostino, o di Vierchvod. Col Torino, a San Siro con l?Inter, alla Lazio".
Sei stato al Genoa per due stagioni. Il derby di Genova ha differenze con quello di Roma?
"Non ci sono differenze tra derby. Stesse coreografie, preparazione, stadio sempre pieno. ? chiaro che da romanista vedo ci? che ? il pubblico giallorosso. Si vede quello che hanno dentro, i tifosi della Roma. E lo fanno anche in modo simpatico. I nostri tifosi, per?, allo stesso tempo tengono sempre presente i nostri problemi. Ecco perch? dobbiamo regalargli mille gioie".
Hai vissuto, da giocatore, lo scontro con la Juve e meno con la Lazio, che ai tempi militava in Serie B. Sentivi di pi? un derby o la sfida con la Signora??
"Era la Roma Viola, che si stava costruendo, mentre la Juve era la pi? accreditata. Quando hanno iniziato a vedere che la Roma dava fastidio, ? chiaro che sono nate delle preoccupazioni. Sin dal gol di Turone non solo si ? accesa la rivalit?, ma abbiamo sempre dato fastidio alla Juve. Per intensit?, era una sfida che si avvicinava al derby. Ma era un periodo del tutto particolare".
Hai giocato con Lionello Manfredonia, a suo tempo discusso per aver vestito i colori di Lazio e Roma. ? giusto che ci sia una contestazione simile, o ci si pu? passar sopra?
"Quello che i tifosi non hanno mai accettato di Lionello fu il celebre articolo con su scritto: ?io alla Roma non andr? mai?. Ricordo che non si poteva partire per Brunico, data l?intensit? della contestazione. Ma poi le cose sono andate migliorando".
Il tuo derby preferito??
"? questo, quello di luned?. Ho la convinzione che faremo bene, che faremo risultati. Questa squadra pu? dire ancora la sua, visto anche il campionato che ci aspetta".
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