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Conti: “Bravo Di Francesco con Antonucci. Si deve insegnare più calcio”

Le parole dell'ex calciatore giallorosso, che ha ripercorso i primi passi della sua carriera ed ha parlato anche dell'esordio del giovane Primavera

Redazione

Vedere Antonucci entrare in campo a Marassi deve aver fatto alla mente di Bruno Conti il suo esordio in giallorosso. L'ex calciatore della Roma, su Centro Suono Sport, ha ripercorso le tappe dei suoi primi mesi da professionista. Ecco le sue parole:

Bruno, ricordi le emozioni del tuo debutto?

L’emozione è stata tanta, soprattutto durante la settimana che ha preceduto quella gara. Per paura di dire qualcosa di sbagliato ai giornalisti e mandare tutto all’aria mi rinchiusi in camera. Non era ancora sicuro che avrei giocato, poi venne annunciato che sarei entrato in campo con la maglia numero 11.

A portarti alla Roma fu Antonio Trebiciani, vero?

Sì, fu Antonio che mi vide giocare e mi segnalò alla Roma calcio. Poi da lì andai a giocare nella Primavera fino ad esordire con il Torino in quello 0-0. Procurai anche un rigore che poi Domenghini sbagliò.

Ai tuoi tempi era più facile farsi notare rispetto ad oggi dove, nel settore giovanile, ci sono molti più giocatori di altri paesi?

Ai miei tempi era diverso, c’era molto più coraggio, Liedholm seguiva tantissimo i giovani, non dimenticherò mai il primo allenamento al Tre Fontane. Secondo me c’era un lavoro diverso, più coraggio e si lavorava di più sullo sviluppo e sul miglioramento dei ragazzi, oggi è cambiato molto. È stato bravo Di Francesco a fare quello che fatto con Mirko Antonucci. Oggi il calcio è diventato più tecnico, io dico che bisogna insegnare più calcio.