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Conte: “I nostri record merito di questa splendida Roma”

Ecco le parole di Antonio Conte ai microfoni di Sky e in sala stampa al termine di Roma-Juventus:

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Ecco le parole di Antonio Conte ai microfoni di Sky e in sala stampa al termine di Roma-Juventus:

CONTE A SKY

Quanto state festeggiando?

Più che altro stanno festeggiando i miei calciatori. Sicuramente c'è da festeggiare tanto. Abbiamo già superato il record di Mancini che sarà difficilmente eguagliabile. Se abbiamo battuto tutti questi record è merito di questa splendida Roma che ci ha fatto stare con il giusto timore, il giusto rispetto e noi siamo stati molto bravi. Ripeto la Roma era un'antagonista molto temibile quest'anno e siamo stati bravi a tenere questi ritmi.

Ribadita la superiorità della Juve. La Roma è pronta per ripartire. Voi?

La Juve ha fatto un ciclo di tre anni. E' mrito di questa società e dei calciaotri che in tre anni hanno fatto cose incedibili. Neanche in sogno, qundo mi sono sduto sulla panchina della Juve avrei pensato questo. Venivamo da due settimi posti, il primo campionato l'abbiamo vinto da imbattuti, il secondo è stato bello e nel terzo abbiamo battuto tutti i reccod. Ora c'è quello dei 100 punti, la squadra è viva nonostante i festeggiamnti e qualche seratina. Abbiamo lavorato così tanto da mettere in preventivo anche questo.

Resta a Torino, Antonio!

Sono stati tre anni fantastici nei quali i miei calciatori hanno fatto benissimo e mi hanno ccontetato in tutto e per tutto. Di solito le situazioni sono cicliche. So di poter contare sul materiale umano, quello che voglio dire l'ho detto alla società. Tra poco faremo chiarezza.

Ma il suo ciclo è finito?

Io do tutto ogni anno, in tutte le squadre che ho allenato, a Bari, a Siena, ad Arezzo a Bergamo. Mi piace studiare, crescere ogni giorno. Migliorare quello che ha fatto questa squadra è molto diffcile. In Italia più di quello che abbiamo fatto non si può fare e non sarà facile neanche per chi verrà dopo di noi. In Europa per me valiamo un ottvo o al massimo un quarto di Champions o una semifinale di Europa League. Però l'ambiente chiede la vittoria della Champions ma io non butto fumo negli occhi della gente ma migliorare è molto difficile.

Ma si tratta di migliorare la squadra o hai paura che la squadra non ti risponda più?

Io chiedo tanto ai miei calciatori ma anch'io do tutto me stesso. Io ho chiesto tanto e ho ricevuto tanto da questi calciatori. Bisogna vedere se possiamo migliorarci ancora ma su questo ho grossi grossi dubbi.

Sei pronto a fermarti un anno?

In questi giorni si farà chiarezza. Sull'anno sabbatico a prescindere non sono d'accordo ma se non si trova unità d'intenti sono pronto a valutare offerte interessanti. Se non dovesse arrivare nulla allora potrei anche restare con la famiglia. O venire in studio da voi.

CONTE SALA STAMPA

 

Quattordici punti di differenza. E’ il vero divario?

Non credo ci siano 14 punti di differenza, penso che la Juve stia facendo qualcosa di incredibile. La Roma ha fatto qualcosa di straordinario e noi dobbiamo ringraziarli perché se siamo riusciti a fare 99 punti è perché avevamo dietro un avversario credibile. Vedevamo che la Roma di Garcia giocava bene e vinceva in scioltezza. La nostra forza è che abbiamo pensato che la Roma le avrebbe vinte tutte le ultime 7 partite. Complimenti alla Juve ma onore alla Roma, se non ci fosse stata la Juve avrebbero vinto loro. Non ci sono 14 punti tra noi e loro.

Il futuro: Alvaro Morata le piace? Cosa pensa di affidare la squadra a uno come Zidane?

E’ una domanda adatta più al nostro direttore. I calciatori li conosco, Morata è un calciatore di grande prospettiva, può diventare un campione. Zizou per me è come un fratello, è un ragazzo eccezionale, abbiamo vinto tanto insieme. Auguro a lui tutto il bene possibile.

 

Cosa c’è dietro quel Grazie Daniel dopo il gol di Osvaldo?

Ringrazio sempre i miei calciatori, grazie a loro se abbiamo vinto tre scudetti. Il gol di Daniel ci permette di cullare un altro sogno, di battere i 97 punti e raggiungere i 100 punti. Abbiamo avuto un’antagonista che ci ha tenuto vivi, abbiamo fatto qualcosa di unico. Manca una partita, manca qualcosa per un traguardo che sarebbe bellissimo. Mi auguro che i nostri tifosi ci spingano ad arrivare a questo risultato.

 

Botta e risposta con Garcia. Si è divertito, come lo riassume?

Penso che la querelle dialettica faccia parte dell’annata calcistica, di strategie, di obiettivi mirati per innervosire o meno l’avversario. La comunicazione oggi è molto importante, a volte se ne abusa, può essere un’arma a doppio taglio. Può essere una spinta per la squadra. C’è anche del divertimento ma una strategia ben chiara, in cui si cerca di destabilizzare l’avversario.

Le piacerebbe conquistare qualcosa di importante con la Juve?

L’ho vinta da giocatore, la vincerò da tecnico la Champions. Se mi chiedete se è fattibile ora con la Juve dico di no.

E’ finito un ciclo con la Juve?

Ogni anno è dispendioso, do tutto me stesso perché chiedo tutto ai giocatori. Ogni anno c’è un dispendio di energie, è fisiologico. Da parte mia c’è grande carica e voglia di fare grandi cose. Sono anni incredibili e entusiasmanti ai quali dirò sempre grazie ai calciatori. Se non ci dovesse niente di intrigante sarò tre mesi con la famiglia.

Se la Juve dice “ok si riparte con un nuovo ciclo”?

Ho parlato in questo periodo con tutti, dal Presidente al Direttore. Ho esternato i miei pensieri. Non è che la società è stata colta impreparata, ha avuto tutto il tempo di metabolizzare quello che avevo da dire. Con Agnelli e la proprietà sono stati anni fantastici, saremo amici sempre a prescindere se allenerò ancora la Juventus o se sceglierò altre strade.