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Conte: “Corsa a tre? Troppo presto per dirlo. Le cose si chiariranno negli scontri diretti”

Se la Roma e’ la Grande Bellezza, la Juventus resta la Gran Signora del calcio italiano. E’ questo il messaggio che i bianconeri lanciano dal loro Stadium dopo la 7/a di campionato.

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Se la Roma e' la Grande Bellezza, la Juventus resta la Gran Signora del calcio italiano. E' questo il messaggio che i bianconeri lanciano dal loro Stadium dopo la 7/a di campionato. La vittoria sul Milan li conferma ben al di la' di quanto il 3-2 non dica: tra Juve e Milan il gap esiste, lo ha dimostrato il campo, e se il Milan 7 giornate fa poteva essere considerata tra le pretendenti al titolo, dopo Torino e' legittimo pensare che il Milan, oggi, di quelle pretendenti non faccia piu' parte. La Juventus si', come sempre negli ultimi tre anni. Il primo a esserne convinto e' proprio Antonio Conte, piu' che soddisfatto del bilancio degli ultimi 20 giorni. E' vero che in Champions le cose non sono andate come sperava, ma in campionato "se 7 gare fa mi avessero detto di firmare per un bilancio cosi' avrei firmato subito" ha commentato nel dopo-Milan. Questo significa che, risultati alla mano, per Juventus, Napoli e Roma da qui alla fine sara' corsa a tre? "No, e' troppo presto per dire che queste squadre hanno qualcosa in piu' degli altri - ha risposto -. Aspettiamo gli scontri diretti, quando l'aria comincia a farsi calda. Vedremo allora chi ha piu' voglia di soffrire o chi vuole restare su a prendersi tutti gli spifferi di aria fresca. Ora pero' godiamoci la pausa". Dopo sette giornate la Roma ha 21 punti, 10 in piu' rispetto a quelli della scorsa stagione. Napoli e Juventus, invece, hanno esattamente gli stessi punti del 2012-2013, 19. In casa Juve, pero', si sottolinea questa differenza: "Lo scorso anno avevamo vinto in modo immeritato contro Genoa e Siena. Quest'anno le vittorie sono state tutte convincenti". Il problema secondo Conte resta la vulnerabilita': la Juve in 7 partite ha messo a segno 16 gol, ma ne ha subiti 6. "Troppi, e li' c'e' da lavorare - ha commentato Conte nel dopo partita col Milan -. E' vero che sono venuti per lo piu' da errori individuali. Ma mi sconforta pensare che di errori individuali ne sono successi cosi' tanti. Dovremo lavorare sul livello di attenzione". Tra distrazioni individuali e patemi nei minuti finali, la Juventus puo' comunque vantare questo ruolino di marcia: 1 pari e 6 vittorie su 7 partite, e l'unico pareggio e' venuto con l'Inter a San Siro. Se non e' un passo da Gran Signora questo. "Tanto piu' che in 4 gare abbiamo dovuto prendere un cazzotto prima di svegliarci - ha commentato il tecnico bianconero -. Ma ogni volta siamo riusciti a fare risultato". Quanto alle critiche di chi sostiene che alla Juventus di quest'anno manchino ritmo e aggressivita' rispetto alla 'fame' dello scorso anno, Conte non risponde. Lascia che quelle critiche circolino liberamente nell'ambiente, "siamo abituati ad essere sotto attacco". Quello che non dice, nascondendolo sotto la parola "percorso", e' questo: la Juve di quest'anno cerca di dosare le forze. Ottenere il massimo col minimo sforzo. Con l'obiettivo di arrivare ad aprile con energie sufficienti per giocarsela davvero, col Real, la Roma, il Barca o chi sara', e non subire passiva, quasi impotente, come avvenuto lo scorso anno col Bayern.

(ANSA).