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Consiglio Regionale, Berdini: “Lo stadio non porterà benefici nelle casse di Roma” – FOTO – VIDEO

L'assessore all'Urbanistica del Comune è stato chiaro: "E' un progetto che non considero positivo. Ma non dico no allo stadio, dico no alle eccessive cubature. Siamo sicuri che la Roma accetterà un punto di vista differente"

Jacopo Aliprandi

Nonostante la terza seduta della Conferenza dei servizi sia stata rimandata a giovedì prossimo, oggi è stata un'altra giornata importante per il futuro Stadio della Roma. Nel pomeriggio, nel Consiglio regionale alla Pisana, Paolo Berdini e Michele Civita hanno risposto alle domande dei consiglieri regionali sull'impianto di Tor di Valle. L'assessore comunale è stato accompagnato da Annamaria Graziano (Direttore del Dipartimento di Programmazione e attuazione urbanistica di Roma capitale), mentre con l'assessore regionale era presente Manuela Manetti (Direttore regionale politiche territorio Mobilità e urbanistica).

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Ore 18.00 - Termina l'audizione del Consiglio Regionale del Lazio.

Ore 17.48 - Prende la parola l'assessore Michele Civita: "Come prevede la legge, la Conferenza dei Servizi può fare lievi modifiche. Il pubblico interesse è stato dato dopo una Conferenza dei Servizi. Ora non ci sono pareri, ci sono osservazioni. Il Ministero dei Beni Culturali ha partecipato a quella conferenza. La Roma ha consegnato tutto quello che l’amministrazione ha richiesto. E’ del tutto privo di fondamento che la Conferenza dei Servizi ha dato ulteriore tempo alla Roma fino al 30 novembre. Lo stadio produce cubature per 1403 abitanti, quindi bisogna realizzare infrastrutture per 1403 abitanti. In una città moderna e giusta ci sono quelle infrastrutture, visto che lo stadio porta 60mila persone e sarà liberata tutta l’area dello stadio Olimpico dove c’è un casino organizzato. Se noi facciamo solo lo stadio, con i 63mila quadrati previsti dal PRG, i parcheggi li dovrebbero fare lo stesso. Non c’entra niente con la SUL ulteriore. Il ponte e lo svincolo hanno degli studi dietro, parliamo di una delle aree più congestionate di Roma. Ci sono relazioni fatte dal Comune di Roma. Sulla metro B il no era focalizzato sul fatto che c’era un’interferenza sul deposito di Magliana, ora la problematica che emerge è che con la biforcazione ci sono ritardi sull’altra parte. Una modalità di gestione si può però immaginare no? Ci sono nuove tecnologie".

Ore 17.47 - Domanda del consigliere De Lillo: "I cambiamenti si possono fare in corso d'opera o bisogna ricominciare da capo?".

Risponde Berdini: "Se c'è il consenso del proponente e della Regione noi chiudiamo la Conferenza dei Servizi con la variazione dell'interesse pubblico".

Ore 17.29 - Riprende la parola l'assessore Berdini: "Io oggi ho detto no allo stadio? Io ho detto il contrario. Il ponte sul Tevere per collegare l'Ostiense sull'autostrada andrà in appalto in primavera, sarà leggittimo che il comune di Roma dica alla società giallorossa di non fare un altro ponte? E' legittimo o no che l'amministrazione dica che la metro B non si può sfioccare alla Magliana perché mette in crisi la mobilità? Se lo stadio dobbiamo ingoiarlo con tre torri di milioni di metri cubi, non c'era bisogno di chiamare Paolo Berdini. Che facciamo, cancelliamo gli uffici fatti da Veltroni alla Bufalotta e li facciamo fare nelle torri della Roma? Arrivo al punto. Dal cronoprogramma noi dobbiamo portare in consiglio comunale il 16 novembre la conferma o meno dell'interesse pubblico ad avere il prolungamento della metro B che porterebbe in tilt il sistema di Roma. Dopodiché la Roma consegna i documenti definitivi il 30 novembre. Se pensate che il comune di Roma sia l'ufficio postale di qualcuno e mette il timbro e arrivederci, forse avete capito male. Il fatto che noi abbiamo 63mila metri quadrati non è motivo sufficiente per far stare in piedi la realizzazione di uno stadio. Allo Juventus Stadium o al Dacia Stadium voi trovate tre torri? 53mila metri quadrati sono quelli di cui necessita la società per costruire lo stadio. Il piano regolatore prevede che ci siano 63mila metri quadrati, quindi ci sono 10 mila metri quadrati utilizzabili da destinare a negozi e ristoranti. Io sono stato franco con la Roma, poi i giornali usciranno come gli pare perchè lì c'è un tritacarne. Per tenere lo stadio con 10mila metri quadrati di commercio la Roma farebbe un'operazione strepitosa e straordinaria. Noi abbiamo la sicurezza che una società seria come la Roma accetterà un punto di vista differente. Noi entro 90 giorni a partire dal 3 novembre andiamo in Consiglio per la conferma dell'interesse pubblico, noi abbiamo un buon limite di tempo per decidere. La Regione ha dato però alla Roma il tempo fino al 30 novembre. Dateci tempo anche se siamo abbastanza veloci. Non c'è interesse pubblico a fare un ponte che faremo noi vicino, o a fare il prolungamento di due fermate della metro che danneggerebbe la viabilità. C'è un problema di sicurezza dell'Ostiense e della via del Mare? C'è interesse del Comune di metterla in sicurezza. Se la Roma vuole farlo fino a Viale Marconi...".

Ore 17.23 - Riccardo Agostini (PD): "Rilevo una contraddizione, che sta nella stessa Conferenza dei Servizi, la maggioranza chiede ai proponenti di fare alcune modifiche, su cose già votate dal consiglio comunale. C’è un atto formale del Consiglio di Roma. Ha dato degli indirizzi e si apre la Conferenza dei Servizi. Come il Comune di Roma intende esercitare la sua funzione all’interno della Conferenza dei Servizi? Serve un atto formale, non solo politico. Questo fatto formal di modificazioe ha elementi concreti? Come si è in grado di portare avanti un'opera che a detto di tutti è importante per la città diventi un'opera anche compiuta?".

Ore 17.20 - Silvia Blasi (M5S): "Quanto benessere produce in cifre lo stadio allo città? Non l'avete detto!".

Ore 17.16 - Antonio Aurigemma (FI): "Se la Conferenza dei Servizi va avanti chiederò i danni, visto che è palese che il Movimento 5 Stelle non abbia voglia di fare lo stadio".

Ore 17.10 - Devid Porrello (M5S): "Io non ho sentito un no dall’assessore Berdini. E’ chiaro che ci devono essere delle condizioni poste. E’ un progetto che pagheranno i nostri figli. Ci sono degli oneri a carico dei cittadini, oneri incredibili. Non solo benefici. Ci sono opere a carico della collettività. Le vogliamo dire queste cose? Berdini doveva dire quanto è bello lo stadio e forza Roma? Nessuno ha detto no allo stadio, ma non può essere un sì su uno scompenso che va a carico dei cittadini. Le parole dell’assessore le ho molto apprezzate, il quadro è molto chiaro ed evidente. Voi non usate la parola stadio come la uso io. Per voi stadio significa stadio e 86% del progetto che non è stadio. Per lo stadio in sé è sì".

Ore 17.05 - Fabio Bellini (PD): “Che storia avete raccontato alla Roma che si è detta soddisfatto dopo l’incontro con lei e Frongia? Questi elementi così netti li avete esposti a loro?".

Ore 16.44 - Ora è il turno del consigliere Massimiliano Valeriani (PD): "Questo progetto è una sfida per la città e rispetto al modo più veritiero ogni dubbio e perplessità. Ma dalla ricostruzione dell'assessore Berdini, oggi ho colto una leggerezza, come se le sue parole fossero esposte da un comitato di quartiere. La maggioranza attuale ha il dovere di esprimere in modo chiaro il proprio punto di vista, ma non sarebbe più giusto dire chiaramente "Questo progetto non incontra favorevolmente i pareri della nostra amministrazione"? E' inutile prenderci in giro, il progetto proponente che ha espresso il parere di interesse pubblico non è più convinto e bisogno ricominciare tutto da capo".

Ore 16.40 - Riprende la parola il consigliere Antonio Aurigemma (FI): "Non penso abbia senso arrivare alla fine della Conferenza dei Servizi se poi voi non darete un parere favorevole. Che senso ha continuare a tenere impegnati o bloccati gli uffici sia della Regione che del Comune su un'opera che da quello che lei oggi ha esposto non ci è sembrato convinto nella costruzione e localizzazione del posto? Che senso ha se la Regione non prende una posizione netta? Si licenzi un provvedimento secondo le norme previste".

Ore 16.30 - Prende la parola il consigliere Francesco Storace: "Non credo che Berdini parli a titolo personale, ma per la Giunta. Lui ci ha detto sostanzialmente che lo stadio non si fa. Il comune deve giudicare se c'è un beneficio per la città: lei si preoccupa solo dei costi, senza vedere se ci sono cose che servono. Nella sua relazione (si riferisce a Berdini) non vedo nulla di positivo, è possibile? Sbaglio o voi avete approvato un cronoprogramma in cui c'era scritto 16 novembre variante da portare in Giunta?".

Ore 16.25 - Dopo Berdini, ora è il turno del consigliere Fabio De Lillo (Cuori Italiani): "Il progetto ormai è realizzato. Lei Berdini critica il progetto da urbanista ma questo progetto con la Conferenza dei Servizi è determinato, finito e realizzato. La Regione Lazio ha ricevuto un procedimento che è terminato e terminerà con la Conferenza dei Servizi. Civita e Zingaretti devono dirci davanti a tutti se vogliono concludere questo procedimento, e la decisione è nelle loro mani. E' un progetto iniziato con l'amministrazione precedente e proseguito con un'altra amministrazione. La palla passa alla Regione che ci deve dire se continuare questo iter con la Conferenza dei servizi. Io sono contento della sincerità di Berdini, che se avesse avuto dall'inizio questo procedimento lo avrebbe portato avanti diversamente. Si farà lì, in uno dei più grandi parchi di Roma, noi come Regione realizzeremo per la città un parco pubblico per il 30% che sarà utilizzato dai nostri figli e dai nostri cittadini. Sarà una nuova villa Borghese che andrà in una zona che prima era degradata e in futuro sarà un'opera straordinaria".

Ore 16.00 - Prende la parola Paolo Berdini: "Io non so dove i consiglieri regionali abbiano potuto vedere mie considerazioni o conferenze stampa, io sono stato riservato. Ne sono state dette tante, adesso siamo coerenti. Tolgo alcuni bastoni rispetto al cammino che mi aspetta in questi dieci minuti. Intanto mi sembra che l'assessore Civita sia stato corretto: la variazione urbanistica c'è, il progetto è una variante urbanistica gigantesca. E' un progetto che non reputo positivo. In Europa ci sono stadi strepitosi, se la Roma avessa scelto un'altra zona dove i bambini avrebbero potuto scendere di casa e giocare io sarei stato contento. Noi siamo ben a favore dello stadio, ma siamo meno felici su come è stata scelta l'area e sul fatto che tutto questo straordinario regalo che fa la Roma diminuisce man mano che si leggono le carte. Io purtroppo sono stato abituato a sentirne di tutti i colori. Dicono che voglio fermare tutto, ma vorrei vedere i professori che dicono che questa sarà la molla per rilanciare la città: io ci andrei molto cauto, perché non porterà nelle casse di Roma un beneficio. Nella tesi esposta dall'Università, non c'è scritto perché Roma ha un deficit di 13 miliardi e mezzo. Se lo Stato potesse porterebbe al fallimento quest'amministrazione, il Comune di Roma sta sprofondando di debiti in questa urbanistica che ci sta portando nel baratro. La Regione è stata molto generosa con la Roma, perché non ha consegnato i documenti il 3 novembre, ma potrà consegnarli fino al 30 novembre. Noi dovremmo andare in Consiglio Comunale a fare la variante in 16 giorni di istruttoria? La follia della scelta dell'area la leggo in questo punto: nello specchietto della Roma c'è scritto sistema di smaltimento delle acque piovane che costa 9 milioni di euro, ma in caso la pioggia l'acqua non defluirebbe e quindi andrebbero costruite e gestite delle idrovore: ci dovrebbero essere quindi sempre due persone a smaltire questa pioggia, questo è interesse pubblico? Se questa opera va messa a disposizione della Roma, allora anche queste idovore devono essere gestite dalla società da qui all'eternità. Noi non prendiamo in carico questa idovora, e questo toglie una torre in meno: il solito giochetto che poi ha portato al deficit di 13 miliardi. Si è appena conclusa la Conferenza dei Servizi per il Ponte dei Congressi. Per questo ponte noi spendiamo 140 milioni di euro: è stostenibile questo progetto con un deficit di 13 miliardi e che sta a ottocento metri dalla Via del Mare? Noi diamo l'assenso per fare un duplicato di un ponte che si spende con soldi pubblici? Il prolungamento della metro B è deleterio nel sistema delle infrastrutture romano. Per andare al lavoro all'Eur io aumento i tempi di percorrenza. E' giusto farlo per una partita di calcio? Non si può fare, quindi cade un pilastro oltre che a un altro finanziamento consistente di 50 milioni. Se facciamo la ristrutturazione delle Colombo io sarei ben felice. Sottoscriverei subito l'accordo perché sarebbe un miglioramento della metropolitana. Ma se non c'è questa ristrutturazione della metro si cancella una delle posizioni principali per lo stadio e i grattacieli. Togliamo quindi 90 + 54 milioni. L'Atac ha dato in appalto la ristrutturazione della stazione di Tor di Valle a una società serissima. La Roma vuole costruire una nuova fermata per 13 milioni. Noi stiamo ristrutturando una stazione, ma dobbiamo demolirla per la fermata della Roma? Io non condivido, e non sta nell'interesse pubblico. Quattro voci di parcheggi pubblici per dimensioni gigantesche. Noi dovremmo pagare 74+29+26 milioni per i parcheggi? Ma l'ho fatto io lo stadio della Roma? Se io firmassi l'ok per lo stadio, i parcheggi devono essere pagati dalla Roma. Io dovrei prendere in carico 100 milioni di parcheggi anche da pulire? Chi mai li prenderebbe in carica anche se sono di un progetto di imprenditori importanti e stranieri? Con 63mila metri quadrati complessivi io firmo per lo stadio. Ma la Roma potrebbe anche pensare ad altre infinite zone dove potrebbe progettare questo stadio. Io sono contro il degrado dell'area, ma avere uno stadio che costa 200 milioni di soldi pubblici non va bene. Questo gioco di pagare opere pubbliche con volumetrie finisce per sempre".

Ore 15.52 - Ora è il turno del consigliere Antonio Aurigemma (FI): "Il motivo dell'incontro nasce dal mese di luglio, dopo aver letto delleprese di posizioni diverse. Nell'ultima conferenza dei servizi il dirigente del Comune aveva detto di prendere una decisione entro al 17 dicembre, poi qualche ora dopo Berdini l'ha smentita. Serve chiarezza".

Ore 15.48 - Inizia l'audizione. Prende la parola il consigliere Adriano Palozzi (FI): "Riteniamo che questa possa essere una grande forma di rilancio sportivo per la città e per lo sviluppo della città, oltre che alla società calcistica. Ci lascia perlplessi non aver capito la posizione del Comune di Roma sul progetto. Alcuni dicono sì, altri no, altri forse. Alcuni dicono di levare una torre, altri due: dieventa una barzelletta una cosa molto seria. Questa audizione serve per fare chiarezza e capire qual è la situazione, soprattutto del Comune di Roma".

Ore 15.45 - A pochi minuti dall'inizio dell'audizione, Francesco Storace fa partire la musica di "Grazie Roma" dal suo cellulare. Diverse risate da parte degli altri consiglieri.

Ore 15.43 - L’assessore Michele Civita è stato intercettato dai cronisti presenti, tra cui quello di Forzaroma.info. Queste le sue dichiarazioni:

Ci dice qualcosa su questa audizione?

Che vi devo dire? Discuteremo.

Lo stadio è più vicino?

Lo dovete chiedere al Comune.

Lei è parte in causa.

L’abbiamo detto più volte che noi siamo per fare un lavoro serio in Conferenza nel rispetto delle leggi e delle procedure. Addirittura abbiamo messo in campo un ufficio di scopo per analizzare meglio il progetto.

Si è avvicinato anche il M5S.

Non lo so, vediamo. Vedremo in futuro.

Ore 15.35 - Arrivato l'assessore Paolo Berdini.