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Conor Borg: “La Roma? All’inizio non ci credevo. Tengo i piedi per terra”

“Sara dura, ma darò il meglio di me stesso e poi vedremo cosa succederà. In fin dei conti, sognare non costa nulla“.

Redazione

"Conor Borg, talento maltese classe 1998 e possibile prossimo giocatore della Roma, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di montoprimavera.it:

"Conor, come è nata la tua passione per il calcio?

“La mia passione per il calcio è cominciata da giovanissimo. Mio padre mi portava al campetto di calcio e mi insegnava tante cose. Da lì, ho cominciato ad interessarmi sempre di più al calcio“.

"Raccontaci delle tue esperienze nel calcio giovanile. Cosa hai imparato?

“Come ti ho detto prima, da giovane ho imparato molto da mio padre, ma giocare con altri ragazzi mi ha aiutato a misurarmi con loro ed essere consapevole del mio livello di gioco“.

"Chi sono le persone più importanti nella tua crescita calcistica?

“Sicuramente mio padre. Devo tutto questo a lui“.

"Chievo Verona. Raccontaci.

“È stata un’esperienza che mi è servita molto sia a livello calcistico, che a livello caratteriale. Mi ha fatto maturare sul campo e fuori e sono diventato un uomo prima di affermarmi come calciatore“.

"Dopo l’esperienza al Chievo Verona, c’è stato un Europeo da giocare. Come ti sei sentito a guidare la nazionale in un torneo cosi importante?

“È stata un’occasione unica per misurarmi con giocatori già affermati nelle loro squadre (vedi Isaiah Brown al Chelsea o Ruben Neves al Porto, ndr). Abbiamo provato a portare qualche risultato positivo ma purtroppo non ci siamo riusciti“.

"Poi ritorno in patria, proprio con la Floriana. Come ti stai trovando sotto la gestione di mister Tedesco?

“Mister Tedesco è un tecnico molto intelligente, se ne intende molto di calcio. Ci capisce al volo e ama dialogare con noi calciatori. Lui è il tecnico che ha creduto in me e devo ringraziarlo perché  mi ha lanciato fra i grandi della Serie A maltese“.

"Dalle voci su un possibile interesse da parte della Roma, alla conferma del ds Walter Sabatini. Le tue prime reazioni.

“La prima volta non ci avevo creduto ma poi, quando ho capito che era tutto vero, stavo già immaginando me stesso allo stadio Olimpico. Ti dico soltanto che sono molto contento, ma allo stesso tempo sono con i piedi per terra“.

"Ti senti pronto per questo salto di qualità?

“Sara dura, ma darò il meglio di me stesso e poi vedremo cosa succederà. In fin dei conti, sognare non costa nulla“.

"Qual è il segreto di Conor Borg?

“Io sono un uomo di calcio, do il 100% in ogni allenamento e partita. Nel calcio bisogna agire da uomini prima che da calciatori“.