La Roma, dopo la sconfitta esterna contro il Napoli in campionato, torna in campo per la quinta giornata della League Phase di Europa League contro il Tottenham. Prima panchina europea dal suo ritorno in giallorosso per Claudio Ranieri che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro gli Spurs, in programma giovedì 28 novembre alle ore 21:00. Ecco le sue parole.
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Ranieri: “Dobbiamo voler lottare fino all’ultimo. Il malato sta reagendo, lo vedo”
La partita di domani conta più per la classifica o per il morale? "Le due cose. Non sarà una partita facile e lo sappiamo, il Tottenham nelle ultime 15 partite in Europa ne ha vinte 13 e pareggiate 2. Sono in un momento eccellente, hanno fatto 4 gol al City. Nelle ultime partite hanno perso due volte, ma hanno vinto con City, United e Aston Villa. E' una squadra che macina gioco, ti martella e ti pressa. E' quel tipo di calcio che io amo, perché dà emozioni grandissime ai propri tifosi. L'allenatore sta facendo un lavoro eccellente, meraviglioso: gli faccio i complimenti".
Hummels in conferenza stampa è un indizio di formazione? Giocando a 5 che atteggiamento servirà? "Hummels è venuto perché a livello internazionale è un grande giocatore. Non è pre-tattica, devo parlare un po' con tutti. Li ho lasciati liberi mentalmente, domani parlerò con tutti per capire ancora di più. Hummels ha fatto i primi 45 minuti, vedremo se ha recuperato. La prestazione che abbiamo fatto a Napoli non mi è dispiaciuta, abbiamo perso per un'indecisione, una mancanza di visione di traiettoria. Di Lorenzo è stato bravo a portarsela dentro, noi pensavamo a una palla lunga: ci hanno sorpreso. La squadra ha reagito bene, ha lottato fino in fondo e ha cercato il pareggio. Per me sono cose importanti, lo ho detto anche ai ragazzi: ho chiesto loro di dare tutto al 100%, poi puoi giocare bene o male ma devi uscire dal campo soddisfatto di aver dato tutto. Abbiamo sbagliato alcune cose, non mi aspettavo quel tipo di partita: siamo stati un po' titubanti, abbiamo sbagliato qualche giocata nel primo tempo e un pochino di passaggi. La prestazione c'è, non 'è che arriva il nuovo allenatore con una bacchetta e cambia tutto. Siamo come quel malato che sta lì, arriva il dottore e cerca di trovare l'antidoto giusto per far reagire il malato. Il malato sta reagendo, lo vedo negli allenamenti e nelle sedute tattiche. Sono moderatamente positivo. In queste tre partite non mi aspetto chissà cosa, i ragazzi lo sanno. Quello che dobbiamo fare è cominciare a mettere nella nostra mente la voglia di lottare fino all'ultimo secondo".
Quanto avrebbe voluto evitare una partita del genere e quanto invece è da stimolo? "E' da altissimo stimolo, non ho avuto partite amichevoli per valutare le opzioni che posso avere. Questa non è un'amichevole, è una squadra magnifica che è in testa alla classifica per gol segnati nel campionato inglese e per il pressing che ti porta. Non ci faranno respirare, dobbiamo essere molto scaltri e molto intelligenti. Sono contento. Ci tengo a ogni partita, a tutto".
Dybala domani potrà giocare? "Si è allenato, non soffre di nessun dolorino. Domani deciderò che posso fare. Una cosa è avere Dybala e una cosa è non averlo. L'ho messo dentro come ultima cosa, per vedere se potesse inventare un passaggio filtrante o qualcosa. Non lo volevo mettere, mi ha chiesto di essere portato con la squadra a Napoli. Quello che gli ho chiesto è di non farsi male negli ultimi tre minuti".
E' la prima volta che torna al nuovo stadio del Tottenham? "Sì, è la prima volta".
Quale è il peso specifico dei centrali? "Abbiamo studiato questa squadra, mi piace come attacca. E' una bella macchina che spinge al massimo il suo motore. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo essere intelligenti tatticamente e molto furbi, come teniamo palla ce la strappano quindi dobbiamo farla viaggiare velocemente".
Un altro club vicino a lei necessita di un aiuto in questo momento: sarebbe tornato dalla decisione di lasciare il calcio per il Leicester? "Quando ho deciso di ritirarmi non pensavo minimamente di poter tornare, e non me lo auguravo minimamente. Le due squadre che potevano riportarmi sui campi da calcio erano Roma e Cagliari. Mi auguravo di tornare, tornare sarebbe significato che queste due squadre non stavano andando bene. Sono convinto che il Leicester si riprenderà al più presto, ha una tifoseria e una dirigenza all'altezza. Vardy ancora fa il suo e molto bene, segna gol. Gli auguro di uscire da questo momento negativo".
Nel 2016 lei e la sua squadra avete spezzato il cuore dei tifosi del Tottenham: domani pensa di poter fare lo stesso? "Me lo sta augurando? Io spero di sì".
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