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Getty Images
La conferenza stampa di Claudio Ranieri a due giorni dalla sfida contro il Como in programma domenica 2 marzo allo stadio Olimpico alle ore 18. Possibile forfait per Dovbyk che è ancora alle prese con un fastidio all'adduttore destro. Punta alla gara d'andata contro l'Athletic Club. L'allenatore teme il Como e non vuole sottovalutare la partita.
RANIERI IN CONFERENZA STAMPA
Come sta Dovbyk? Rappresenta il futuro della Roma o è un ruolo che andrà migliorato? "Intanto godiamocelo quest'anno, il ragazzo sta recuperando e da domani dovrebbe stare a disposizione. Nel calcio si è sempre tutti sotto esame".
Le voci sul successore in panchina sono motivo di destabilizzazione interna? Nella scelta finale il suo parere è quello che conta di più? "Mi hanno preso anche con questa mansione, posso consigliare ma poi sarà il Presidente e la proprietà a dire questo o quello. E' mio compito dare un ampio ventaglio di persone che possano guidare la Roma, questo farò. I ragazzi sanno che siamo tutti sotto esame, loro si devono impegnare. Credo che abbiano sofferto molto l'inizio del campionato, la parte centrale, e ora stanno raccogliendo quello che è nelle loro possibilità. A me non dà fastidio perché so la mia situazione, credo neanche alla squadra".
Fabregas sarebbe già pronto per una panchina come quella della Roma? "Non so se sarebbe pronto, ma in 3-4 anni arriverà al top. Il Como è il Parma degli anni '90. Questa è una squadra destinata a salire tanto. Guardiola diceva che affrontare l'Atalanta è come andare dal dentista. Ecco, affrontare il Como adesso è come andare dal dentista senza anestesia. Questo mi aspetto domenica, sarà una partita difficilissima. Dovremmo stare super attenti e super preparati ad ogni evenienza, sono bravi bravi bravi".
Hummels è tornato sui suoi livelli? Le ha detto qualcosa sul futuro? "Al ragazzo non chiedo tanto del futuro, gli ho detto che uno come lui è un punto di riferimento e un esempio per tanti giovani. Sta a lui la scelta, bisogna rispettarlo in tutto e per tutto se ha ancora voglia di correre e sacrificarsi. Dobbiamo giocare tre partite a settimana, rientriamo in questo loop. Cerco di mettere quelli che reputo giusti per battere gli avversari, ma guardo gli allenamenti e mi convinco di determinate scelte guardandoli giocare. Lui è tornato, era normale che avesse pagato un pochino ed è disponibile".
Non è un po' poco per lei solo suggerire l'allenatore? "Credo che la presidenza si fidi di me, dirò di ogni allenatore pregi e difetti e poi saranno loro a chiedermi altre delucidazioni. Se io gli porto dei nomi è perché credo in questi nomi. Potrò dire che cosa va bene e che cosa no, ognuno di noi ha pregi e difetti. Credo che il Presidente abbia anche il dovere di dire 'mi convince questo o quest'altro'. Porterò dei nomi che reputo validi per guidare la Roma".
De Rossi è un profilo che lei potrebbe suggerire a Friedkin? "Concordo con quanto detto da Sabatini. Mi hanno detto che è un grande allenatore, deve fare il suo percorso e poi tornerà alla Roma più forte di come è stato qua".
Ha sondato qualcuno per la panchina e che riscontri ha avuto? "Giuro, ho sondato solo le squadre contro cui devo giocare contro. Altre cose non dovete neanche chiederle. Parliamo di calcio, domenica ci aspetta una partita tremenda e ne abbiamo parlato troppo poco. Guardate Nico Paz che fenomeno che è, e Diao. Con un allenatore spagnolo, che li conosce e ha una certa filosofia stanno facendo bene. Il Como è una squadra. Il mio lavoro è difficilissimo, ma il vostro non lo invidio: riempire dei fogli ogni giorno non è facile. Se ve lo dico, dopo che mi chiedete? Così voi avete la possibilità, quando non avete di scrivere, di fare nomi".
Quale è la logica che applica nella gestione dei giocatori? Perché Angelino non ha avuto modo di recuperare? "Credo che un giocatore è difficilissimo che da inizio a fine campionato possa stare sempre sullo stesso livello. A volte dai dei minuti per non caricare troppo il minutaggio. Se inframezzi lo stato di forma non riempi i dodici mesi. La mia esperienza mi porta a dire che un giocatore dopo 3-4 mesi in buona forma poi ha un piccolo calo, bisogna vedere se questo calo non crea problemi o se è giusto cambiarlo dandogli 1-2 turni di riposo. Come ho fatto per alcuni giocatori, per farli riprendere. Io credo che l'allenatore a volte abbia paura di fare dei cambi, perché potrebbe arrivare il messaggio alle persone che allora al momento del cambio la partita sia finita. E io non voglio dare questo messaggio, allora ho aspettato un po' di più e poi ho cambiato".
State valutando Burdisso come possibile ingresso in dirigenza? "L'ho visto anche a San Siro. Vado via io e viene lui?".
Come sta Gourna-Douath? "Piano piano lo sto conoscendo meglio, gli sto dicendo alcune cose. Ora la squadra è come un orologio, funziona alla perfezione. Aspetto che anche lui possa entrare meglio negli ingranaggi, come tutti i nuovi. Loro sono arrivati da poco e devono entrare di più in sintonia".
Avete intenzione di tenere Saelemaekers? "Non dipende da me, posso dare giudizi tecnici ma quelli economici non mi appartengono".
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