In casa Roma è vigilia di derby con la Lazio. Domani alle 12:30 Gasperini disputerà la sua prima stracittadina da allenatore giallorosso. Gara fondamentale per le due squadre dopo le due sconfitte rimediate nella scorsa giornata di campionato.

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Gasperini pre Lazio-Roma: “Pellegrini va recuperato, ma è inutile se lo voglio solo io”
GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA
Il suo primo derby a Roma, una partita unica, come la sta vivendo questa vigilia. Pensa di recuperare Wesley ed Hermoso? "Non sappiamo ancora oggi. Wesley ha avuto una ricaduta, una gastroenterite gli ha causato dei problemi. Ci sono ancora 24 ore vedremo se starà meglio. Hermoso vediamo oggi sul campo, non ci sono indicazioni molto positive ma sono ancora fiducioso. Il derby di Roma è visto in tutto il mondo, spettacolo di folla e pubblico e di colori. È una partita particolare e diversa, al di là della classifica. La rivalità rende tutto molto più bello e con tensione".
Cosa la preoccupa di più della Lazio? A volte si dice 'meglio due feriti che un morto', si deve vincere il derby o si può anche pareggiare? "I derby che restano sono quelli che vinci, quelli che pareggi non te li ricordi e quelli che perdi li dimentichi. L'unica cosa che rimane è la vittoria. Giocare presto è inusuale ma è una parte della stagione dove forse le squadre sono più rivolte a pensare di costruirsi e migliorarsi, il calendario ha detto questo e va bene. Questa partita alza subito l'attenzione. La Lazio è un'ottima squadra con un grande allenatore. Non ha fatto mercato ma non ha venduto nulla, è rimasta una squadra che aveva raggiunto risultati molto buoni. Rispetto il loro valore, è una partita assolutamente di livello".
Lei e Sarri allenate da molto tempo, vi potete ancora sorprendere sul campo. Crede ancora che la Roma sia la sfida più entusiasmante della sua carriera? "In questo momento penso al presente, è una grande sfida dove cerco di portare la mia esperienza in una piazza come Roma. Questo mi ha spinto a scegliere questa squadra. Sono molto convinto della bontà della scelta ma ora si pensa al presente e cercare di ottenere il massimo e il meglio. Dovrò anche uscire dalla mia zona di comfort, ero abituato a fare un certo tipo di calcio e con un certo tipo di rosa. È una sfida, dovrò cercare di recuperare altre strade pur mantenendo i miei principi che sono quelli di una squadra propositiva che cerca il risultato attraverso il calcio".
Su Sarri. "Leggevo oggi che ci siamo incontrati in serie C con Crotone e Arezzo e poi col Pescara in B. Forse nel 2003-2004. Anche lui ha fatto una carriera partendo dalla gavetta, allenando squadre in categorie inferiori. Molte sue squadre erano un esempio di calcio. Ci siamo costruiti nel tempo e ora siamo arrivati a giocare questo derby".
Lei ha parlato con Pellegrini in settimana? Ha la stessa voglia di 8 mesi fa di giocare il derby? "Penso che non manchi mai la voglia nei calciatori. Non solo in questo tipo di partite: giocare in Serie A con la Roma è sempre speciale, non credo sia cambiato molto. Qualsiasi giocatore sarebbe prontissimo a giocare".
Ha avuto segnali da Dovbyk? Lei viene dal derby di Genova, in partite del genere cosa serve di più? "Devi essere micidiale negli episodi, attenzione e concentrazione ce l'hanno anche gli avversari. Devi essere molto preciso quando hai le situazioni favorevoli, questo contraddistingue molte partite, incluse le finali dove c'è molto equilibrio. Gli episodi cambiano le partite al di là delle situazioni tattiche. Dovbyk? Col Torino non è entrato perché c'era un'altra situazione. Non abbiamo fatto una buona partita ma non abbiamo fatto peggio di loro, non meritavamo di perdere. Abbiamo perso su un tiro in porta. Non l'abbiamo preparata benissimo e avevamo la sosta nazionali prima. Ne abbiamo vinte due, in questo periodo devo guardare lo sviluppo della squadra più dei risultati. Dovbyk, Pellegrini e Baldanzi dovevano andare via, ma ora ho bisogno di tutti i giocatori al massimo. Devono fare tutti bene, così come Hermoso. Ora il mercato è chiuso e bisogna tirare il meglio fuori da ogni giocatori. Anche le sconfitte si archiviano come le vittorie. Domani voglio vedere una squadra che faccia qualcosa di superiore rispetto all'ultima partita in ogni aspetto".
Come sta Pellegrini? Tsimikas è già pronto? "Tsimikas è arrivato dopo la nazionale e ha fatto i primi allenamenti. Dopo la Lazio abbiamo tante partite e giocherà, non so quando. È arrivato da una settimana, tempo di conoscersi anche con i compagni... magari giocherà anche domani, dall'inizio o a gara in corso. Non dovete avere dubbi, prima o poi giocherà. Tutto dipenderà poi dalle prestazioni. Pellegrini? Per me è un giocatore forte, potenzialmente molto forte. Vale lo stesso discorso che facevo per Dybala. Si sta allenando da tanto, non ha problemi di inserimento nella squadra. Quando giocherà? Non lo so ma è pronto. Cosa mi aspetto da lui? Che diventi un grande atleta, oltre alle qualità, un giocatore di alto livello perché le sue potenzialità sono altissime e non so perché non lo è stato. Lo è stato a tratti qualche anno fa. È un giocatore seguito dalla Nazionale, Gattuso lo aspetta. C'è bisogno di altre condizioni, ha 29 anni, può fare tutto. In quel ruolo più avanzato è più forte. Domenica ha giocato El Aynaoui, forse ha bisogno di tempo. Lì ci può giocare Pisilli o Cristante che ha fatto 13 gol un anno. Pellegrini ha le caratteristiche ma devo verificare altre cose: io lo recupero, ma va bene per la società e per il pubblico? Se ormai è inviso a società e pubblico non posso farlo. A me serve il miglior Pellegrini, altrimenti diventa un problema e vado su un altro giocatore. Al momento devo recuperare tutti".
Potete essere lei e Sarri a decidere il derby? "Sì, che però purtroppo non giochiamo. Noi ci prendiamo le nostre responsabilità ma chiunque in campo dovrà esprimere al meglio le proprie possibilità. Sono partite molto attese dalla tifoseria. Dispiace che ci siano infortuni ma dopo in campo siamo 11 contro 11 e chi va in campo deve far bene".
La brillantezza che caratterizza le sue squadre ancora non si vede e quel tipo di calcio ancora non lo trova. Sta pensando di cambiare qualcosa tatticamente come le pressioni alte o aspetta la condizione? "Sui miei principi, dopo tutti questi anni, sa quante me ne hanno dette? È difficile che li cambi. Delle caratteristiche devo tener conto perché Pellegrini non è un attaccante, Baldanzi è un trequartista. Attaccanti sono Dybala e Bailey ma sono fuori. Questa squadra è una buona squadra. Ora per una partita persa stiamo cancellando tutto quello fatto finora. Abbiamo fatto molto bene. I miei principi non sono modificabili ma delle caratteristiche della rosa devo tener conto. Mi snaturerei e non ho intenzione di farlo adesso, finora è andata bene".
La Roma ha fatto solo 2 gol in tre partite, c'è anche sfortuna nei pochi gol o altro? "Di sfortuna non parlerei. La fase offensiva va fatta tutti insieme, non si può dare la colpa solo agli attaccanti. Anche in fase difensiva conta l'apporto di attaccanti e centrocampisti. Quando segni pochi gol devi trovare altre situazioni, costruire meglio e creare buone occasioni per gli attaccanti. Per quello che abbiamo visto finora, lì dobbiamo cercare di fare meglio. Globalmente però, è troppo facile dare la colpa solo agli attaccanti".
Domani sarà importante il pressing alto o chiudere gli spazi tra le linee? "Dobbiamo far bene entrambe le cose. Dobbiamo far bene tutto, conoscere le qualità degli avversari e mettere le nostre qualità migliori per metterli in difficoltà. Su queste basi si preparano le partite e si cerca con le prestazioni di realizzare quello che vogliamo fare".
El Aynaoui può giocare con Koné o lo vede come un'alternativa al francese? "Nell'ultima partita ha giocato più avanti in un ruolo non facile. Per me può giocare in tutti ruoli del centrocampo. È un giocatore duttile e dinamico, può giocare in tutti i ruoli".
Soulé può essere una soluzione dietro le due punte? Pensa che l'orario possa essere ancora un problema? "Il problema di giocare a mezzogiorno è dovuto alle temperature ma può riguardare entrambe le squadre. È sicuramente una difficoltà per i giocatori. Soulé? In allenamento lo abbiamo provato in altre posizioni ma serve tempo. Quest'anno gioca più avanti, è uno di quelli che è abbastanza prolifico e non ci vedo grandi problemi se gioca più di là o di qua. Dietro le punte è da verificare".
El Shaarawy? "Sta bene, fisicamente a parte quelli che abbiamo detto gli altri stanno tutti bene".
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