Comunicato Uefa: “Roma in grado di rispettare gli accordi economici del Fair Play Finanziario entro il 2017”

Dopo quella che è stata definita una 'stangatina' per la Roma da parte dell'UEFA per il mancato rispetto del Fair Play Finanziario (6 milioni di multa di cui 2 da pagare subito e gli altri 4 soggetti a condizionale, più la riduzione della rosa Uefa da 25 a 22 giocatori), il CFCB, ovvero il Club Financial Control Body, ha messo per iscritto i termini degli accordi economici presi con l'AS Roma. Una relazione in cui l'organo di controllo delle finanze dei club europei ha espresso giudizi positivi nei confronti del club giallorosso e dei financial e business plan redatti dalla stessa società capitolina al fine di tornare ad essere in linea con le disposizioni dell'UEFA. "I risultati finanziari del club - si legge sul comunicato apparso sul sito dell'UEFA - mostrano un trend positivo di crescita, indicando che il club dovrebbe essere in grado di rispettare le disposizioni del Financial Fair Play in un futuro vicino; il club ha già intrapreso questo percorso, in seguito al cambio di proprietà; il club ha creato un ragionevole e realistico business plan che dovrebbe permettere al club di rispettare le disposizioni entro e non oltre il 2017".

James Pallotta ha già speso oltre 6,5 milioni di euro sul mercato; non per acquistare giocatori bensì azioni ordinarie del club giallorosso. Quasi 11 milioni di titoli per la precisione da luglio, ovvero dall'aumento di capitale, come riporta l'Ansa. Aumento che Neep Holding (società controllante della Roma) aveva sottoscritto integralmente arrivando a detenere il 79,044% del capitale sociale. Negli ultimi dieci mesi, però, a muoversi in Borsa è stata AS Roma SPV, LLC, azionista di maggioranza di Neep che dallo scorso aprile ha aperto le proprie porte anche alla Starwood Capital, azienda statunitense leader nel settore immobiliare che sarà al fianco di Pallotta nel business del nuovo impianto della società giallorossa. I movimenti più sostanziosi, riferisce ancora l'agenzia, che sono stati fatti dalla società con sede legale nel Delaware - comunicati al mercato poichè rientranti a tutti gli effetti in operazioni di 'internal dealing', ovvero compravendita sui titoli di una società quotata da parte dei propri amministratori - sono arrivati a luglio (sei differenti operazioni per un totale di oltre 5 milioni di azioni per un controvalore pari a 3 milioni di euro), agosto (quattro operazioni per 1,8 milioni di euro), e ottobre (nove operazioni per circa 740 mila euro).