Antonio Comi, ex giocatore del Torino tra il 1982 e il 1989 e poi della Roma fino al 1994, dirigente granata fino al 2021, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TeleRadioStereo a poche ore dal match di questa sera. Di seguito le sue parole:


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Comi: “Ranieri è un valore aggiunto per la Roma, brava la proprietà a tenerlo”
Chi sarà il prossimo allenatore della Roma? “Questo non lo sa quasi nessuno, sinceramente non saprei. Bravo Ranieri e brava la società a non far uscire il nome. Un uomo di calcio come Ranieri sicuramente darà un consiglio bello e spassionato per il bene della Roma, mi pare evidente. Ha fatto un lavoro eccezionale da quando è arrivato, riportando la Roma tra le prime posizioni: oggi ha ancora la chance di andare in Champions. Questo perché è un uomo di calcio e conosce la Roma come pochi. Altre società non hanno uomini di calcio e fanno fatica“.
Come si fa a tenere segreto un nome per così tanto tempo? “E’ veramente una cosa difficile, basta poco per far sì che esca il nome. Sono stati bravi, vanno fatti i complimenti alla società: riesce a fare cose importanti grazie a un uomo di calcio. Avere tanti uomini di calcio potrebbe rendere tutto difficile. Lui è romanista nato, è di Roma, ha girato tantissimo a livello europeo e ha vinto in giro per il mondo. Meglio di lui diventa difficile. La cosa bella è che ama Roma“.
Quanto va “sfruttato” Ranieri? “La chiamerei ‘competenza distintiva’. Questa persona in poche frazioni di secondo riesce a sistemare tutte le problematiche che ci sono all’interno. Chi non la ha impiega più tempo, proprio in termini di capacità e qualità. Ranieri è un valore aggiunto per la Roma, è innegabile. Nelle altre società, invece, chi ha giocato a calcio o ha fatto qualcosa d’importante non è più nei club. Credo che all’interno delle società un ex, che abbia ovviamente le qualità, ci debba essere e debba essere sfruttata: in Italia questo non avviene. Penso sia un discorso generale, non solo delle proprietà straniere. E’ difficile in Italia dare continuità a un progetto, a un valore. I presidenti degli anni ’70-80 erano diversi da quelli di oggi. Brava la proprietà a tenere in dirigenza uno come Ranieri“.
Il Torino farà uno sgambetto alla Juventus? “Sono cose più da bar che altro, penso che conti molto la motivazione. La Juventus sta peggio sotto questo punto di vista, il Venezia ha delle chance per salvarsi. La Roma ha fatto un cammino incredibile, stasera si presenterà a Torino per vincere e troverà una squadra che nelle ultime gare ha avuto qualche problema ma che penso voglia finire bene il campionato davanti al suo pubblico. Il Torino non ha un obiettivo, auguro alla Roma di raggiungere il massimo. Attualmente la Juve ha un vantaggio assoluto per andare in Champions, perché ha quel punto in più: lo dico a malincuore“.
E’ stato vicino alla Roma da dirigente in questi anni? Lavorerebbe con una proprietà distante, come quella americana? “No, non sono stato vicino alla Roma come dirigente. Lavorare con una proprietà lontana potrebbe essere una soluzione, per chi dirige, di mettere in pratica i propri valori. A volte la società è troppo invadente. Ci sono società in cui c’è un confronto importante e altre in cui invece c’è una delega importante“.
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