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Cinquecentomila euro al minuto e un derby già vinto con Luiz Felipe: Roma, ecco Ibanez

La cifra pagata dai giallorossi per le due uniche apparizioni del brasiliano all'Atalanta. Dall'esplosione al Fluminense alla convocazione nella "baby-Selecao", la strada che ha portato il giovane difensore nella Capitale

Redazione

LA TRATTATIVA

Questioni di equilibrio, quando nella posta in palio ci si gioca il proprio futuro. L'ago della bilancia fermo a metà, tra Roma e Bologna, perfettamente stabile. Era dai tempi dello Shakhtar che Fonseca seguiva Roger Ibanez e una seconda chance, questa volta, non poteva sfumargli davanti. Due milioni per un prestito di 18 mesi e l'obbligo di riscatto dall'Atalanta fissato a otto. Con questa formula Petrachi consegna il centrale brasiliano nelle mani del tecnico portoghese, che avrà il vantaggio di condividere la sua stessa lingua ed attutire l'impatto del giocatore nella nuova realtà. L'ingaggio di Ibanez con la Roma (pari ad 1 milione di euro) aveva già decretato il sorpasso sul Bologna (che offriva 350 mila euro), ma a smuovere definitivamente gli equilibri della trattativa è stata la forte volontà di Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese gli ha chiesto di fidarsi di lui e scegliere la Capitale, ricordando quanto lo avesse desiderato già in Ucraina.E Ibanez, proprio come la Roma, gli ha dato fiducia.

L'ARRIVO IN ITALIA

Il viaggio oltreoceano di Ibanez lo porta alle latitudini bergamasche il 29 gennaio 2019: "Per me questa è una nuova avventura, una nuova opportunità per la mia carriera". L'Atalanta acquista il cartellino del giocatore dal Fluminense per 3,95 milioni di euro. Venti sono invece i minuti totalizzati dal brasiliano nel suo periodo in nerazzurro: solamente uno, lo scorso anno in SerieA - era l'11 maggio 2019, Ibanez esordiva sostituendo Ilicic all'89' contro il Genoa - e diciannove in ChampionsLeague nella stagione in corso, sfilando per 19' minuti proprio contro quello Shakhtar che lo averebbe voluto ai tempi di Fonseca. Il prezzo pagato dalla Roma per il centrale brasiliano, calcolatrice alla mano, ammonta quindi a 500 mila euro al minuto, con l'Atalanta che guadagna una plusvalenza di circa 6 milioni grazie alla conclusione dell'affare.

LE ORIGINI

Durante la sua prima conferenza stampa al Fluminense, Ibanez ha voluto rassicurare i tifosi della sua naturale origine brasiliana, chiarendo ogni possibile dubbio scaturito dal cognome insolito: "Ho scelto il nome Ibanez per motivi di marketing: così attira più attenzione. Tutti mi chiedono se sono straniero ma solo mia madre viene dall'Urugay". Il difensore-rivelazione, nel 2018, ha totalizzato 21 presenze con la maglia del Fluminense, esordendo nel calcio professionista grazie ad Abel Braga, da lui stesso definito "papà-allenatore". Con la buona stagione disputata, Andre Jardine lo chiama nella Selecao Under 23. Qui Ibanez vince il primo derby in giallorosso: il tecnico lo preferisce infatti al biancoceleste LuizFelipe, nelle sfide contro Cile, Colombia e Giappone: "Il lavoro fatto fino ad ora sta dando i suoi frutti. La convocazione in Nazionale è il momento migliore nella vita di un calciatore". A Roma Ibanez troverà anche il suo compagno verdeoro, Daniel Fuzato.

CARATTERISTICHE 

Ragazzo solare sui social, Ibanez mostra lo stretto legame con i genitori attraverso gli scatti postati su Instagram. Il calciatore nasce come difensore centrale ed è in grado di ricoprire in questo ruolo entrambe le posizioni. Durante il corso della sua carriera è stato impiegato anche come terzino sinistro e mediano. I 186 centimetri in suo possesso gli consentono una marcia in più nel gioco aereo, disponendo inoltre di un ottima struttura fisica. Abile nell'impostazione del gioco, il talento ventunenne dispone di un buon dribbling, caratteristica tipica di chi vanta sangue brasiliano.

Saverio Grasselli