news as roma

Cigno di Ferragosto

Il bosniaco non è un nuovo acquisto. E’ qualcosa di più. Il suo rinnovo è la reazione, è la risposta a troppi schiaffi presi. A rifiuti fragorosi, a risatine e certezze di chi pensava che “tanto alla fine ce lo danno”. E invece no. E...

Francesco Balzani

“Il nuovo acquisto della Roma si chiama…”. E spesso la frase veniva conclusa dal nome di un giocatore che tornava da un infortunio o da un bidone che sognava il riscatto dopo un annata no. Sapeva di quella - che a Roma - chiamano “cojonella” perché i veri acquisti sono quelli che arrivano dal mercato. Poi però ci sono le eccezioni, alcune splendide come quella che risponde al nome di Edin Dzeko. Colpo di un Ferragosto appena concluso, la hit dell’estate messa dal dj proprio sul tramonto di una giornata di sabbia e sale.

Il bosniaco non è un nuovo acquisto. E’ qualcosa di più. Il suo rinnovo è la reazione, è la risposta a troppi schiaffi presi. A rifiuti fragorosi, a risatine e certezze di chi pensava che “tanto alla fine ce lo danno”. E invece no. E invece Edin Dzeko resta alla Roma, anzi rinnova pure. E l’effetto domino finisce per incepparsi, le risatine diventano smorfie di disappunto, le certezze si tramutano in stupore. La Roma “riacquista” il suo miglior giocatore, per distacco. Uno dei primi cinque di un’era americana che ha vissuto tanti benvenuti quanti addii. Dopo aver perso De Rossi, Manolas ed El Shaarawy ha la sua reazione d’orgoglio proprio nella settimana in cui aveva già stretto al cuore Zaniolo e Under.

È la prima, grande vittoria di Petrachi che aveva avvisato Marotta e Conte: “Nessuno prende per il collo la Roma”. È il suo Mambo salentino, è il suo momento di gloria. È il successo di Fonseca che ha creato con Dzeko un rapporto speciale, vero, schietto. Il bosniaco era sbarcato nella capitale proprio in un caldo giorno d’agosto di quattro anni fa. Oggi non sarà accolto da centinaia di tifosi a Fiumicino perché Edin non è mai partito. In questi giorni di strana preparazione si è dimostrato professionista serio, calciatore esemplare. Nonostante le voci e nonostante le critiche preventive di chi per mesi ha provato a dipingerlo come l’ennesimo traditore, addirittura come giocatore sostituibile. Con nomi improbabili o con esclusi di lusso che alla Roma hanno sbattuto la porta in faccia.

Oggi Dzeko, uno dei migliori attaccanti del pianeta, inizierà un’altra storia d’amore perché in ogni rapporto si vivono diverse fasi. E spesso quelle della maturità, del ritrovarsi dopo piccole separazioni sono le migliori, le più consapevoli. E allora Forza Cigno di Saravejo, torna su quel trono dei bomber. E non mollarlo più.