- CALCIOMERCATO
- PRIMAVERA AS ROMA
- FEMMINILE AS ROMA
- GIOVANILI AS ROMA
- COPPA ITALIA
- INFO BIGLIETTI
- FOTO
- REDAZIONE
news as roma
Getty Images
Christian Chivu ha parlato ai microfoni di Dazn al termine la vittoria contro la Roma. Queste le sue parole:
Che valore dà a una vittoria come quella di questa sera? "E' tutto merito di questi ragazzi, che si sono calati subito nella realtà di questo campionato. Hanno lasciato alle spalle le delusioni dell'anno scorso, si sono rimessi in gioco e lavorano tanto per continuare a far vedere che è una squadra forte che può lottare e competere in tutte le competizioni".
Di che cosa va più orgoglioso in questa continuità e autostima? "Sono fiero di come stanno lavorando, di come si preparano mentalmente ad affrontare certe partite. Di come capiscono i momenti di una partita, il saper soffrire e il saper mettersi in gioco, trovando l'umiltà giusta per fare queste cose. Sono molto fiero di loro e di quello che stanno provando a fare nonostante le difficoltà che abbiamo tutti i giorni. Questa partita, dopo una sosta, è sempre un'incognita: tanti giocatori sono in Nazionale e bisogna avere la giusta preoccupazione anche per il loro riposo. Qua a Roma non è mai semplice, è una squadra allenata bene e all'Olimpico con tutto questo tifo non sarà mai facile per nessuno".
L'Inter recupera molti palloni in zona alta e nel primo tempo lo avete fatto molte volte. Questa è l'innovazione principale che ha portato? "Stiamo cercando di fare questo, poi ci sono partite in cui non ci riesci. Oggi nel primo tempo abbiamo speso tanto, venivamo da un allenamento fatto tutti insieme. Andare a pressare una squadra come la Roma che a volte ha una doppia o tripla ampiezza non è mai semplice, ti puoi esporre per vie centrali. Oggi hanno cercato di venire tra le linee con Dybala. Finché abbiamo avuto le energie lo abbiamo fatto molto bene, poi siamo calati un po' fisicamente e la loro bravura ci ha costretto ad abbassarci un po' di più nel secondo tempo. Siamo stati bravi a soffrire e a fare quello che era il momento della partita: difendere e cercare di ripartire".
CHIVU A DAZN
Una squadra che gioca molto bene e che oggi ha saputo anche soffrire. "La forza di questo gruppo che si è calato subito nelle richieste di un campionato che dobbiamo fare ad alto livello. Non è mai semplice dopo una delusione come quella dello scorso anno. I ragazzi meritano i nostri complimenti, oggi non era semplice dopo la sosta che è sempre un'incognita. Hanno provato a ricominciare dalla Cremonese. Buon primo tempo, con pressioni fatte bene e con qualche ripartenza da sfruttare meglio. Nel secondo tempo siamo calati fisicamente anche per bravura della Roma che ci ha schiacciati e messi più bassi. Siamo stati anche fortunati bisogna dirlo. Mi prendo questi tre punti perché qua a Roma sarà difficile per tutti. È una squadra allenata bene, forte soprattutto in casa ma non solo".
Lautaro è uscito per una gestione o per una scelta tecnica? "Un po' entrambe, ha fatto un solo allenamento, aveva un raffreddore negli ultimi due giorni ma si è messo a disposizione del gruppo. È da apprezzare perché da capitano si è calato con umiltà e sacrificio. Ha iniziato a segnare e trascinare questa squadra".
Sull'abbraccio finale. "Sono capitato lì mentre andavano a festeggiare... dentro c'è la consapevolezza di un grande risultato, queste sono le partite che indirizzano il cammino di una squadra. Oggi era importante e siamo più contenti di quanto eravamo prima".
CHIVU IN CONFERENZA STAMPA
Aveva detto ai giocatori che serve maggiore personalità. Nel secondo tempo avete sofferto: era questo quello che chiedeva? "Avevo chiesto di capire i momenti e oggi l'abbiamo fatto bene. Abbiamo fatto un gran primo tempo con delle pressioni giuste. Potevamo essere più lucidi e concreti, poi nel secondo tempo siamo calati fisicamente, ma me lo aspettavo visti i tanti nazionali. Hanno capito il momento di difficoltà, si sono rimboccati le maniche e hanno fatto di tutto per portare a casa il risultato. Sono molto contento per loro, fanno dei sacrifici, tornano dalla nazionale dopo dieci giorni di ritiro, non vedono le famiglie e i bambini. Questa squadra ha lavorato sodo dall'inizio per lasciarsi alle spalle le delusioni passate".
Avete vinto quasi cinque volte senza Lautaro e/o Thuram in campo: Bonny e Pio sono allo stesso livello ora? "Questo dovete dirlo voi. Io il giudizio l'ho dato da subito, sono contento per Bonny e per Lautaro che non stava neanche tanto bene, aveva un forte raffreddore, si è messo a disposizione come deve fare un capitano, pur non essendo al 100%. Poi Pio quando è entrato ho visto uno che lavora per la squadra, ha capito il momento, me lo sono trovato mezzala quando Miki era fuori posizione. Merito di questi ragazzi che hanno l'umiltà giusta per lasciare da parte il proprio ego e dare tutto per la squadra".
Quando avete preso Akanji siete migliorati come leadership e non solo rispetto a Pavard. Può fare anche il centrale? "A me non piace parlare del singolo, non devo esaltare Manuel, tutti sappiamo cosa ha fatto e cosa rappresenta, quanto è importante per questo gruppo, ma sono importanti anche tutti gli altri. Danno esperienza, danno motivazione, ambizione a tutto il gruppo e mi fa piacere avere come giocatori dei campioni che sono un esempio per tutti".
Che segnale è quell'abbraccio collettivo finale? "Mi sono trovato in mezzo alla strada per festeggiare con i compagni. Siamo una squadra, un gruppo, lavoriamo quotidianamente, per toglierci soddisfazioni. Oggi abbiamo capito il momento, che questa era una partita importante, una di quelle 4-5 che in una stagione indirizzano il cammino della squadra. Eravamo tutti felici".
Oggi ha perso anche il Napoli e lo avete agganciato a una settimana dallo scontro diretto. Quanto conta? "Questi sono titoli di giornali che avete in settimana. Io penso alla mia squadra, a quello che dobbiamo fare senza guardare altrove. Abbiamo i nostri problemi da risolvere, abbiamo intrapreso una strada in cui sappiamo quanto è faticoso fare strisce positive, battere colpo su colpo. Siamo a ottobre, non guardiamo la classifica né cosa fanno gli altri".
© RIPRODUZIONE RISERVATA