Come noto, Pallotta ha deciso di non presentare un ricorso contro la sanzione del giudice sportivo Tosel di chiudere la Curva Sud romanista per il prossimo turno casalingo a causa degli striscioni esposti in Roma-Napoli contro Antonella Leardi, madre di Ciro Esposisto. Ma, come già anticipato ieri dall'avvocato Lorenzo Contucci a ForzaRoma.info, MyRoma sta cercando in tutti i modi di opporsi alla sentenza. In mattinata abbiamo ricevuto questa nota in redazione proprio da parte dell'associazione dei tifosi romanisti:
news as roma
Chiusura Curva Sud, MyRoma presenta il ricorso contro la sanzione. Campanile: “I tifosi vanno tutelati”
Come già anticipato ieri dall'avv. Lorenzo Contucci, MyRoma presenta il ricorso contro la chiusura della Sud che il presidente Pallotta aveva deciso di non fare
"MyROMA, in data 14 aprile, ha provveduto a presentare il ricorso contro la decisione di chiusura della Curva Sud".
Ieri, 14 aprile, era l'ultimo giorno disponibile per poter presentare il ricorso contro la sanzione della chiusura del settore per un turno.
«I tifosi della Roma vanno sempre tutelati, non entriamo nel merito degli striscioni, ma non ci è piaciuto l’atteggiamento della società», l’ha detto Walter Campanile, presidente di MyRoma, intervenuto questa mattina a Rete Sport. L’associazione di azionariato popolare ha deciso di ricorrere contro la sentenza del giudice sportivo Tosel di chiusura della curva Sud per Roma-Atalanta di domenica prossima (la decisione era stata presa a seguito degli striscioni dedicati ad Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, durante Roma-Napoli del 4 aprile scorso).
Il ricorso è stato presentato dall’As Roma Supporter Trust in data 14 aprile al Tar del Lazio: «Come in altre occasioni – ha spiegato Campanile -, vogliamo tutelare gli abbonati, già vincemmo in occasione della trasferta di Parma, quando vietarono l’ingresso ai tifosi della Roma. Abbiamo anche un socio, abbonato, che a Roma-Napoli neanche era presente allo stadio. Purtroppo i tempi sono strettissimi, non assicuriamo di poter vincere, ma ci proviamo. Ed è quello che avremmo voluto facesse la Roma. E’ un’azione simbolica? Lo è anche forse, vediamo il percorso che ci sarà, dipenderà anche dagli esiti. Una class action? Non è una cosa semplice, sarebbero necessari dei tempi più lunghi, per ora facciamo questo passo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA