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Chi è Niccolò Pisilli, l’ultimo “bambino” della Primavera convocato da Mourinho

Chi è Niccolò Pisilli, l’ultimo “bambino” della Primavera convocato da Mourinho - immagine 1
Il numero 8 di Guidi è il decimo prodotto del settore giovanile promosso dallo Special One in prima squadra. Per la mezzala in questa stagione 9 gol in 24 partite

Marco Di Cola

Niccolò Pisilli è probabilmente il talento più cristallino che la Primavera di Federico Guidi sta mettendo in luce in questa stagione. A Trigoria se ne sono accorti da tempo. Lo scorso 1° dicembre ha firmato il suo primo contratto da professionista legandosi ai colori giallorossi fino al 2026. Ieri l'allenamento con i grandi e oggi anche la convocazione per il match casalingo contro il Sassuolo. E’ il decimo “bambino” chiamato da Mourinho dopo Felix, Volpato, Keramitsis, Missori, Faticanti, Tahirovic (tutti con almeno una presenza), Cassano, Cherubini e Tripi (solamente convocati). I primi calci li dà nella scuola calcio “Helios” ma la Roma ci mette poco a scovare il suo talento grazie alla rete di scouting che copre tutto il territorio della Capitale. In giallorosso fin dai pulcini, il rendimento di Pisilli si è notevolmente alzato nelle ultime due stagioni. Alberto De Rossi prima di lasciare la panchina, lo ha lanciato in Primavera strappandolo all’under 18 di Scurto, dopo che l’anno precedente aveva anche vinto lo scudetto under 17 (gol decisivo in semifinale). Con lo storico allenatore giallorosso gioca sei partite prima di un infortunio alla caviglia che lo ha costretto ai box fino a fine stagione. Quest’anno la definitiva consacrazione (9 gol in 24 partite) e un ruolo centrale nella formazione titolare di Guidi che ogni settimana gli affida la prima maglia, insieme alla numero 16 di Faticanti (cresciuto con lui dentro Trigoria).

Caratteristiche tecniche

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Centrocampista o meglio, mezzala, ma nella più classica delle interpretazioni e il numero sulle spalle non poteva che essere l’8. Rientra stabilmente nelle convocazioni di Bollini con l’under 19 Azzurra e la caratteristica che salta subito all’occhio è la capacità di leggere il gioco in entrambe le fasi. Spesso è protagonista dei cosiddetti “break” a centrocampo, riuscendo a trasformare l’azione da difensiva a offensiva. Ha ottimi tempi d’inserimento messi in mostra anche e soprattutto nel gol contro il Milan che ha fatto il giro del mondo (letteralmente). Nel match contro i rossoneri è lui a far partire l’azione allargando sulla sinistra, prima di ricevere nuovamente il pallone e superare con un tunnel il diretto avversario. Qui la sua intelligenza tattica: lascia il pallone ad un compagno che imbuca per la sponda di tacco dell'attaccante sulla quale arriva sempre lui, con il tempo giusto, al limite dell’area. Destro di prima intenzione all'angolino e gol del 2-0.