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Chi è Lo Schiavo: si ispira a Sabatini, ha fatto il corso da ds con De Sanctis

LaPresse

L'identikit del futuro capo degli osservatori, che prenderà il posto di Giuseppe Bifulco

Redazione

Simone Lo Schiavo sarà il prossimo capo degli osservatori della Roma. Il suo passaggio dalla Vibonese verrà ufficializzato nei prossimi giorni, probabilmente entro il prossimo 1 luglio. Il nuovo dirigente prenderà il posto di Giuseppe Bifulco, nominato nuovo ds dell'Ascoli. Il suo profilo è conosciutissimo in Calabria, meno a livello nazionale. D'altronde Lo Schiavo le sue maggiori fortune le ha vissute alla Vibonese, squadra di cui è stato prima tifoso e poi dirigente.

Classe 1985, a soli 31 anni venne nominato direttore sportivo del club rossoblù allora militante in Serie D. Da lì subito la promozione in C, poi due salvezze più che tranquille nel terzo livello del campionato italiano: un quattordicesimo posto nella stagione precedente, a +13 dai playout, e l'undicesima posizione nell'ultimo torneo, interrotto quando la Vibonese, con il giovane Stefano Greco in porta (Lo Schiavo ha preso in prestito dalla Roma), era distante solo un punto dai playoff.

Lo Schiavo si ispira a Walter Sabatini. In una vecchia intervista a GianlucaDiMarzio.com sottolineò la bravura dell'ex romanista nello scoprire i talenti: “Fa dello scouting e del coraggio nelle intuizioni e nelle scelte le sue armi vincenti”, disse. Qualità che pure lui dovrà dimostrare di avere a Roma. Dove rivedrà Morgan De Sanctis: i due frequentarono lo stesso corso da direttore sportivo professionista due anni fa, assieme ad altre conoscenze del mondo giallorosso come Gianluca Berti, Dario Rossi e Antonio Cassano, che poi rinunciò. Potrebbe essere stato proprio De Sanctis a suggerire il nome di Lo Schiavo alla dirigenza. E forse questa scelta potrebbe rappresentare un importante indizio sul futuro dell'ex portiere all'interno dell'organigramma romanista.