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Champions, Garcia: “Il destino è nelle nostre mani. Giocheremo per vincere”, De Sanctis: “Ora posso giocare anche ogni tre giorni” – FOTO – AUDIO

Le parole del mister e del portiere giallorosso alla vigilia della sfida di Mosca.

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L’umiltà alla base di tutto. Alla Roma potrebbe bastare una vittoria per qualificarsi agli ottavi di Champions. Garcia ne è consapevole ma non sottovaluta l’avversario e tiene alta la concentrazione. “Non è per l’andata che arriviamo qua senza umiltà. Anche il pareggio può essere un risultato utile. Giocheremo per vincere, così in casa che in trasferta. Fare un bilancio sulle trasferte di City, Monaco e Bayern è difficile. Il risultato dice che la Roma è avanti in campionato e si può qualificare in Champions. Un risultato non perfetto ma buono”.

Un avversario da temere perché ha saputo riprendersi da momenti poco brillanti. La partita d’andata non sarà sicuramente un valore da poter prendere in considerazione. Il tecnico della Roma lo aveva già messo in conto: “Ho detto subito che questa squadra di Mosca è forte. Dissi che il Cska avrebbe fatto dei risultati nel girone. Per questo non mi sono sbagliato”.

Le partite di Champions League hanno dato una dimensione europea alla Roma. Dalla scorsa stagione il passo è stato ampio, confrontarsi con la dimensione europea ha ristabilito alcuni equilibri. Le convinzioni della squadra però rimangono quelle di inizio campionato: “La Roma è sempre stata la stessa. Esistono delle squadre in Europa più forti di noi. Siamo concentrati sulla partita di domani e non sulle quattro che sono già state giocate. Domani sappiamo di avere come vantaggio il risultato dell’andata. Faremo di tutto per vincere la partita ma sappiamo che sarà difficile. Quando c’è stato il sorteggio nessuno pensava che dopo quattro gare, vincendo la quinta la Roma avrebbe avuto la possibilità di passare il turno. Domani continua il nostro percorso”.

La situazione infortuni crea ancora apprensione nonostante la sosta dovesse dare maggiore stabilità all’organico giallorosso. Garcia sperava nel recupero di Maicon che invece alla vigilia ha dovuto dare forfait: “Non è ancora pronto a giocare domani. Non si è allenato nessuna volta con la squadra. Avevo previsto di portare tutti quelli che avevano una chance di giocare. Anche Torosidis aveva il suo biglietto aereo. Ieri abbiamo valutato ma nessuno dei due era pronto a giocare una partita come quella di domani".

Clima rigido a Mosca, la temperatura di gara dovrebbe superare i meno 10 gradi. Un problema in più nell’affrontare una partita delicata come questa. A spaventare De Sanctis però sono le condizioni del campo in questo tipo di situazione climatica: “Sicuramente è da considerare. Nella mia carriera ho spesso giocato in condizioni estreme. Il ruolo del portiere è più delicato, stando fermi si raffreddano le estremità come mani e piedi. Con la società ci siamo posti questo problema e con delle esigenze tecniche adeguate. Dovremo capire anche le condizioni del terreno di gioco, noi cercheremo di approfittare della rifinitura per capire come comportarsi, soprattutto con i tacchetti”.

LA CONFERENZA STAMPA PAROLA PER PAROLA

Domanda a Garcia:

Dopo la sconfitta contro il Bayern Monaco tutti vedevano un’altra Roma. Non quella di Rudi Garcia, ora invece può dire che è la sua Roma?

"La Roma è sempre stata la stessa. C’è anche un po’ di riflessione sulle gare. Esistono delle squadre in Europa più forti di noi. Siamo concentrati sulla partita di domani e non sulle quattro che sono già state giocate. Domani sappiamo di avere come vantaggio il risultato dell’andata. Non aspetteremo niente che fare di tutto per vincere la partita ma sappiamo che sarà difficile”

Nell’arco di queste quattro partite qual è la cosa che si rimprovera di più? E come è cambiata la Roma dal punto di vista psicologico?

"Quando c’è stato il sorteggio nessuno pensava che dopo quattro gare, vincendo la quinta avrebbe avuto la possibilità di passare. Abbiamo fatto bene e domani continua il nostro percorso".

Vede la possibilità di scrollarsi di dosso preoccupazioni giocando lontano dall’Olimpico.

"Non è per l’andata che arriviamo qua senza umiltà. Anche il pareggio può essere un risultato utile. Giocheremo per vincere, così in casa che in trasferta. Fare un bilancio sulle trasferte di City, Monaco e Bayern è difficile. Il risultato dice che la Roma è avanti in campionato e si può qualificare in Champions. Un risultato non perfetto ma buono".

Domanda a De Sanctis

L’emergenza infortuni crea delle difficoltà?

"Considerando quello che è successo nei primi due mesi e mezzo della stagione è evidente che non siamo stati fortunati. Gli infortuni non hanno permesso alla squadra di gestire le assenze. Questa è una difficoltà oggettiva, facendo questa considerazione ritengo che la prima parte di stagione della Roma sia ottima".

Prima della sosta eri in difficoltà per l’infortunio?

"Dopo l’infortunio ho impiegato un po’ di tempo per rimettermi a posto. Per giocare una partita ogni tre giorni bisogna essere al 200%. Nell’ultimo ciclo di partite io non ero al massimo. Adesso sono passati quasi due mesi e sono pienamente recuperato".

Domanda a Garcia:

E’ possibile ipotizzare un cambio di modulo?

"La cosa importante è che la squadra sia pronta a cambiare in corsa. La motivazione principale è essere in grado di mettere in difficoltà l’avversario".

Cosa ne pensa del risultato del Cska contro il City?

"Ho detto subito che questa squadra di Mosca è forte. Dissi che il Cska avrebbe fatto dei risultati. Per questo non mi sono sbagliato".

Domanda a De Sanctis:

Quanto può incidere la temperatura a meno 13 gradi, visto che i giocatori russi sono più abituati?

Sicuramente è da considerare. Nella mia carriera ho spesso giocato in condizioni estreme. Il ruolo del portiere è più delicato, stando fermi si raffreddano le estremità come mani e piedi. Con la società ci siamo posti questo problema e con delle esigenze tecniche adeguate. Dovremo capire anche le condizioni del terreno di gioco, noi cercheremo di approfittare della rifinitura per capire come comportarsi, soprattutto con i tacchetti.

Domanda a Garcia:

Cosa è successo con Maicon?

Non è ancora pronto a giocare domani. Non si è allenato nessuna volta con la squadra. Avevo previsto di portare tutti quelli che avevano una chance di giocare. Anche Torosidis aveva il suo biglietto aereo. Ieri abbiamo valutato ma nessuno dei due era pronto a giocare una partita come quella di domani.

Come può influire il fatto di giocare una partita a porte chiuse?

"Non ho la risposta. Giocare a porte chiuse per fortuna non accade spesso. La cosa che mi auguro domani è che voi giornalisti potete ascoltare i discorsi che si fanno in campo. Io sono uno che non vuole una squadra muta. Vedrete in campo come le informazioni corrono tanto come i giocatori".

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