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Cessione Roma, conto alla rovescia per le offerte. Americani in vantaggio

È conto alla rovescia per la conquista dell‘As Roma. Lunedì è fissato infatti il termine per il deposito delle offerte vincolanti e nella capitale c’è molta attesa soprattutto per quella targata Usa, su cui hanno lavorato fianco a...

Redazione

È conto alla rovescia per la conquista dell'As Roma. Lunedì è fissato infatti il termine per il deposito delle offerte vincolanti e nella capitale c'è molta attesa soprattutto per quella targata Usa, su cui hanno lavorato fianco a fianco i vertici di UniCredit e la cordata capitanata dal patron dei Boston Red Sox, Thomas R. DiBenedetto.

In mattinata è tornato intanto dagli Stati Uniti l'ultimo degli emissari della banca milanese, Piergiorgio Peluso (accompagnato dall'avvocato Roberto Cappelli), che in questi giorni ha avuto modo di incontrare a New York i cinque investitori americani: DiBenedetto, Julian Movsesian, Michael A. Ruane, Arthur J. Falcone e William C. Powers.

Peluso, dopo essersi recato nel quartier generale di Piazza Cordusio, è poi volato nella capitale dove continurà a seguire da vicino la procedura. Bocche ben cucite anche negli ambienti vicini all'altro potenziale acquirente dell'As Roma, Gianpaolo Angelucci, che nell'operazione è assistito da Banca Imi (Intesa SanPaolo). L'imprenditore romano, secondo le attese, sarebbe intenzionato a rilanciare rispetto alla precedente offerta. Nel suo disegno di offerta, si dice, ci sarebbero circa 70-80 milioni per il controllo della squadra, più altri 130 milioni da investire sul club di Trigoria nell'arco di tre anni.

D'altro canto gli americani valorizzerebbero la squadra intorno ai 120 e i 130 milioni di euro a cui si aggiungerebbero altri 100 per il piano industriale. In questo piano UniCredit resterebbe azionista con una partecipazione di minoranza (intorno al 25%).

Resta infine l'incognita araba: Il fondo di Abu Dhabi, azionisti di UniCredit, Aabar aveva avuto accesso alla data-room dell'As Roma ma al momento non esce allo scoperto. L'attesa è quindi tutta per lunedì. Una volta aperte le buste, la palla passerà a UniCredit, famiglia Sensi e al professore indipendente Attilio Zimatore che dovranno scegliere a chi dare l'esclusiva. Secondo le attese questo potrebbe avvenire nell'arco di sette giorni dall'apertura delle buste. In modo da arrivare al deposito del «filing» dell'operazione già entro fine febbraio.

Ansa