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Cesari: “Sarebbe stato bello se Carrer avesse chiesto scusa per il gol annullato ad Osvaldo”

Questo lunedì mattina, gran parte dell’Italia pallonara si è svegliata con ancora negli occhi le immagini degli innumerevoli errori arbitrali commessi durante l’ultimo turno della nostra Serie A.

Redazione

Questo lunedì mattina, gran parte dell'Italia pallonara si è svegliata con ancora negli occhi le immagini degli innumerevoli errori arbitrali commessi durante l'ultimo turno della nostra Serie A.

Fare l'elenco di tutte el segnalazioni errate potrebbe richiedere ore: si va dal gol annullato in rovesciata a Osvaldo (il secondo di questa fattura non convalidato su 2, terzo se contiamo quello di Cavani contro il Barça nel trofeo Gamper) a quello convalidato in fuorigioco a Thiago Motta. Ma non finisce qui: anche Napoli-Lazio, Fiorentina-Milan, Siena-Atalanta e Genoa-Novara sono state condizionate in maniera visibile dai relativi fischietti. Calciomercato.it ha deciso di affidare a Graziano Cesari, ex arbitro internazionale e moviolista di 'Mediaset Premium', l'analisi di quanto accaduto nel week end: "Sono stati commessi molti errori, e quasi tutti decisivi. Anzi, direi che a questo punto si può parlare di un campionato variopinto di errori, perchè gli sbagli stanno arrivando su tutto ciò in cui è possibile sbagliare. Questa domenica, in particolare, verrà ricordata per i gol validi non concessi e quelli non validi concessi".

 

NUOVO MODELLO - Secondo Cesari, urge una riforma del sistema di assegnazione delle gare in Italia: "E' sbagliato creare delle caste, delle classi chiuse di arbitri di Serie A, arbitri di Serie B e arbitri di Serie C. I vasi devono essere comunicanti, in modo da creare spirito di competizione, cioè l'elemento che produce prestazioni migliori. Mi spiego: se un arbitro sa di avere il posto assicurato in Serie A si rilassa, si sente appagato; ma se sa che, sbagliando, può finire ad arbitrare in Lega Pro, è probabile che le sue prestazioni migliorino di molto. E' così che succede in Germania e in Inghilterra, dove a mio avviso ci sono le caterogie arbitrali migliori. Qui, invece, oltre tutto c'è anche la voglia di essere protagonisti, e per tutta questa serie di fattori gli arbitri stanno diventando un elemento decisivo nelle partite di calcio, mentre la loro bravura sta nel passare inosservati. Prendiamo ad esempio Giannoccaro, che ha già fornito in passato esempi di cattivo arbitraggio: ieri in Genoa-Novara si è sentito offendere da Meggiorini, gli ha chiesto se le parole erano rivolte a lui, si è sentito rispondere di no e l'ha espulso ugualmente. Allora perchè chiederlo? Soprattutto se nella stessa partita tu stesso mandi a quel paese i giocatori".

FUORIGIOCO - I principali episodi di questa e di altre domeniche riguardano una lettura sbagliata della regola del fuorigioco: "Ci sono due problemi fondamentali: il primo è che la regola è molto complessa e pertanto produce sbagli in ogni parte del mondo, pertanto bisognerebbe mandare una lettera alla Fifa affichè la renda meno discrezionale. Il secondo è che, per prassi, l'arbitro si è chiamato fuori dalle decisioni a riguardo delegando completamente ai guardalinee. E, mentre in casi di incrocio tra il difensore che avanza e l'attaccante che arretra, il direttore di gara effettivamente non è in grado di giudicare, in casi come quelli di Osvaldo e Thiago Motta, ovvero situazioni da fermo o quasi, anche l'arbitro potrebbe, e dovrebbe, dire la sua".

UMILTA' E ORGOGLIO - Cesari ha chiuso con un invito: "Sarebbe stato bello se Carrer (il guardalinee che ha annullato il gol di Osvaldo, ndr) a fine partita fosse andato in sala stampa e, senza accettare domande, avesse chiesto scusa a tutto il mondo del calcio per non aver convalidato uno dei gol più belli della stagione. Sarebbe stato un gesto di umiltà e orgoglio". Del resto, proprio Cesari fu il primo arbitro a parlare con la stampa per motivare le sue decisioni nel 2002.

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