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Cerezo: “La Roma deve essere campione. Mi volle Falcao? Aveva bisogno che corressi per lui”

Il brasiliano ex calciatore giallorosso racconta anche un simpatico aneddoto: "Quando la gente mi riconosceva per strada facevo finta di essere un marocchino..."

Redazione

Toninho Cerezo è tornato a Roma. Premiato ieri sera come nuovo ingresso nella Hall of Fame giallorossa, il brasiliano ex giallorosso ha emozionato per le lacrime mostrate in campo davanti ai suoi ex tifosi. Non trema la voce per l'emozione a Cerezo nell'intervista rilasciata ai microfoni di Tiki Taka, che inizia dal racconto di Nils Liedholm: "Psicologicamente era molto forte, quando giocavamo male durante la partita, il giorno dopo ci allenavamo di più. Se giocavamo benissimo, il giorno dopo ci allenavamo di più".

E' vero che Falcao ti ha voluto qui?

"Credo che Paulo mi volle quando cominciò ad avere problemi col ginocchio, aveva bisogno di uno che corresse per lui (ride, ndr).

L'episodio del rigore non tirato dal Divino con il Liverpool in finale di Coppa Campioni?

"Non credo che lui non volesse tirare un rigore, non riesco ad immaginare che sia accaduta una cosa del genere".

E' vero che venivi in bici a Trigoria?

"A Roma magari giravo in motorino o in bici, i tifosi mi guardavano: 'Ma sei Cerezo??' E io rispondevo 'No sono un marocchino', scherzavo con loro".

Vorresti venire ad allenare in Italia?

"L'Italia è un posto fantastico, bellissimo".

Vorresti allenare la Roma o la Samp in questo momento?

"In questo momento sarebbe iniziare con una squadra più piccola".

La Roma dove deve arrivare?

"Deve essere campione".

Sulla famosa battuta in Vacanze di Natale ("Ma Toninho Cerezo dove lo festeggerà il Capodanno?", ndr)

"Sicuramente ero a casa con la famiglia (ride, ndr)".