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C'è la Roma, Pioli pensa a Taider

(Il Resto del Carlino) C’è di nuovo una grande sulla strada del Bologna: e a Casteldebole torna di moda Taider. Proprio lui, Saphir, lo ‘zaffiro’ francese che brilla di luce così accecante da aver abbagliato nientemeno che la Juve.

Redazione

(Il Resto del Carlino) C’è di nuovo una grande sulla strada del Bologna: e a Casteldebole torna di moda Taider. Proprio lui, Saphir, lo ‘zaffiro’ francese che brilla di luce così accecante da aver abbagliato nientemeno che la Juve.

La sua cessione in comproprietà al club bianconero la scorsa settimana ha monopolizzato a tal punto le attenzioni di giornali e tifosi che Stefano Pioli alla vigilia del derby col Parma se n’è quasi avuto a male: "Nessuno s’è ricordato di parlare della partita...". Quella partita Taider l’avrebbe poi vista dalla panchina, esiliato tra i sette di scorta per fare spazio al rientrante Gaston Ramirez. Ora però che il Gaston infuriato per i troppi falli subiti domenica col Parma ha perso le staffe e si è preso da Bergonzi l’ammonizione che gli farà saltare per squalifica il viaggio a Roma, sembra essere scoccata di nuovo l’ora di Taider. Ieri a Casteldebole Pioli l’ha provato alle spalle di Di Vaio e Diamanti, in un ruolo molto simile a quello che il francesino aveva ricoperto il 16 gennaio nella notte di Napoli.

Del resto in sei mesi il ventenne di Castres ha bruciato le tappe. A fine luglio arrivò in ritiro ad Andalo quasi alla chetichella. Unico costo vivo del club rossoblù, che l’aveva ‘prelevato’ dal fallimento del Grenoble, i 330 mila euro versati al suo procuratore. Bisoli non ha avuto il tempo di valorizzarlo, a Pioli invece è bastata una settimana di allenamenti con la prima squadra per farsi conquistare dalle sue giocate e dal suo temperamento. Destino curioso il suo: carneade fino a dicembre e di colpo protagonista con le grandi. Saphir è finito per la prima volta sotto i riflettori l’8 dicembre a Torino, nella sfida di Coppa Italia con la Juve che i rossoblù hanno perso ai supplementari. Tre giorni dopo di nuovo una grande, il Milan in campionato al Dall’Ara: per Taider altri 15 minuti, nel finale di partita, al posto di Ramirez.

Poi, il 16 gennaio, la partita-capolavoro del San Paolo col Napoli, quella che ha fatto stropicciare gli occhi a tifosi e addetti ai lavori. Ma non ai dirigenti della Juve, che si erano messi avanti col lavoro portando a casa la metà del cartellino del giocatore, valutato complessivamente 5 milioni. Pagato zero e venduto per la metà di 5: ecco la madre di tutte le plusvalenze. Con annessa, però, la certezza che da qui a giugno Pioli potrà completarne la crescita. Juventus, Milan, Napoli e adesso la Roma. Un esame dopo l’altro Taider è diventato grande. E domenica andrà a lezione nientemeno che dal ‘prof’ Totti.