Primo allenamento della Roma in vista dell'Atalanta che sarà ospite domenica pomeriggio allo stadio Olimpico. Miralem Pjanic e Alessandro Florenzi hanno svolto la seduta in palestra. Il secondo non preoccupa, non è sceso in campo insieme ai compagni a causa di una visita dal podologo per risolvere un problema ad un'unghia, e comunque è pronto per la sfida contro la formazione di Reja. Discorso diverso, invece, per il bosniaco che accusa un dolore alla caviglia. In caso di un suo forfait contro l'Atalanta, per Garcia si scatenerebbe un'emergenza a centrocampo. De Rossi è squalificato e Keita è ancora alle prese con il recupero dalla distorsione al ginocchio. Oggi il maliano, come Gervinho, si è diviso tra lavoro differenziato e fisioterapia ed è molto difficile, se non proprio impossibile, che recuperi in tempo per domenica. In questo contesto, l'unico ad essere sicuro della maglia da titolare è Radja Nainggolan, ed insieme a lui Ucan e Paredes. Anche Florenzi, ma proprio in caso di emergenza e visto il ritorno di Torosidis in difesa. Domani la squadra tornerà di nuovo ad allenarsi, alle 10.30, e le condizioni di Pjanic saranno valutate per stabilire se la sua caviglia sarà un problema in più per Garcia da risolvere. In difesa, alla squalifica di Manolas, la Roma risponderà con il ritorno della coppia, nel cuore del reparto arretrato, Astori-Mapou. “Yanga-Mbiwa? Abbiamo dimostrato di aver trovato un buon feeling - ha ammesso Davide Astori a Roma Tv - nei due mesi difficili abbiamo fatto fatica ma si parla di fatica generale, siamo fiduciosi e non abbiamo timore di cambiare. Abbiamo 25 giocatori pronti a lottare per l’unico obiettivo. L'Atalanta? Non guardiamo in faccia a nessuno, ci serve la vittoria”.
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La caviglia di Pjanic preoccupa Garcia. Tavecchio: “Stop agli striscioni negli stadi”
Tavecchio in esclusiva a ForzaRoma.info ritorna sulla chiusura della Curva Sud: "Un provvedimento esemplare". De Sanctis conferma: "Il rispetto deve partire anche dagli spalti". Mentre i tifosi della Roma si scagliano contro Pallotta: "Non tuteli...
SUD CHIUSA: TAVECCHIO, LA ROMA E I TIFOSI - “La chiusura della Curva Sud è stato un provvedimento esemplare ed è stato assorbito anche con criterio dalla società e questo fa onore alla dirigenza della Roma". Carlo Tavecchio ha rilasciato queste parole in esclusiva ai microfoni di ForzaRoma.info a margine di un convegno presso le facoltà di Economia e Giurisprudenza dell'Università di Cassino. Il presidente della FIGC è ritornato sulla chiusura, per un turno, della Curva Sud in seguito al provvedimento preso dal giudice sportivo contro gli striscioni esposti nello stesso settore dell'Olimpico in direzione della madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi. "D’altro canto - ha proseguito il numero uno della Federazione - bisognerebbe vietare gli striscioni in tutti gli stadi perchè siamo l’unico Paese in cui accade questo”. Pensa dunque ad un severo provvedimento all'interno del massimo campionato italiano per evitare che i fatti di Roma-Napoli si ripropongano. Ma se da un lato Tavecchio si schiera a fianco della linea usata dalla società giallorossa (che non ha presentato ricorso contro la squalifica, come voluto dal presidente del club), dall'altro c'è l'opinione dei tifosi, e di quei 14mila abbonati della Curva che domenica non occuperanno il proprio posto all'interno dell'impianto. "Ti sei permesso di dare dei “fottuti idioti” a 14mila tifosi - si legge su una nota firmata Fucking idiots ASR, il cui destinatario è James Pallotta - e di non tutelare chi anticipatamente ti ha pagato facendo il gioco dei moralisti del nuovo millennio (giornalisti, osservatori e leghe di varia natura) che da sempre fanno le pulci solo e soltanto alla Roma e ai suoi tifosi. È anche per questo che siamo arrabbiati con te, James, ed è per questo che per solidarietà con la Curva Sud a Roma-Atalanta resteremo fuori, invitando tutti i veri tifosi giallo-rossi a fare altrettanto". Il clima dunque, dopo le parole del presidente giallorosso che ha definito gli autori degli striscioni di Roma-Napoli "fucking idiots", resta teso tra la tifoseria e Pallotta. “Il rispetto parte dai bambini e dalle scuole. Non solo quello in campo, ma è anche quello che ci vuole dagli spalti“, ha dichiarato Morgan De Sanctisin occasione dell'iniziativa 'A scuola di tifo', promossa dalla fondazione Roma Cares, dopo aver visitato un istituto scolastico di Centocelle.
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