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Catania-Roma, LE PAGELLE DEI QUOTIDIANI: Kjaer a quattro stelle. Grinta De Rossi, impalpabile Bojan

(Redazione Forzaroma.info) – La sospensione di ieri sera ha “scombinato” i piani delle testate:

Redazione

(Redazione Forzaroma.info) - La sospensione di ieri sera ha "scombinato" i piani delle testate:

difficile trovare dei voti “definitivi”, gli unici a provarci sono Il Romanista e La Gazzetta dello Sport, mentre sono “informali” (invece del classico giudizio numerico ci sono delle stelle) le valutazioni date dal Corriere dello Sport. In generale, nei sessantasei minuti di pioggia battente, sono pochi i giallorossi ad aver impressionato positivamente: la grinta e l’abnegazione di Simon Kjaer e Daniele De Rossi ne fanno gli assoluti protagonisti, il primo grazie ad una prestazione di sostanza, il secondo per il gol del pareggio (con tanto di esultanza liberatoria) e l’incessante tentativo di cucire la manovra. In ombra l’attacco ma l’attenuante generica è il campo, un pantano sempre più grande che non ha permesso ai vari Bojan e Lamela di esprimere tutto il loro potenziale.

 

LA GAZZETTA DELLO SPORT( a cura di F.Caruso)

 

STEKELENBURG 6 Mai impegnato se la cava su Bergessio.

ROSI 5,5 Due belle incursioni in area, ma soffre molto Gomez.

KJAER 7 Un paio di salvataggi miracolosi su Bergessio.

JUAN 5,5 Un brutto scivolone innesca un contropiede.

TADDEI 5,5 Parte male, si riprende, ma niente sufficienza.

SIMPLICIO 5 Molti errori di precisione e qualche fallaccio.

DE ROSSI 6 Si rifà col gol del pareggio.

GAGO 5,5 Entra quando il campo non è più praticabile e si perde.

PJANIC 5,5 Aiuta poco la manovra.

LAMELA 5 Un solo tiro, mal sfruttato, prima del buio e dell'acqua.

TOTTI 5,5 Qualche lampo nella pioggia e stop. Giusto il cambio.

BORINI 5,5 Al suo ingresso la gara non aveva più nulla da dire.

BOJAN 5 Troppo leggero per un terreno così scivoloso e pesante.

All. LUIS ENRIQUE 5,5 Finché si è giocato ha perso il duello con Montella.

 

IL ROMANISTA ( a cura di D.Giannini)

 

STEKELENBURG 7 Quando la palla arriva dalle sue parti pare che non piova più, che la sfera non schizzi sul terreno. Anzi sembra quasi che sul terreno abbia raccolto un po’ di miele che la incolla ai sueo guanti. Una sicurezza infinita. E la cosa più bella la fa senza parare: un’uscita perfetta su Bergessio, che altri 99 portieri al posto suo si sarebbero gettati sui piedi prendendo rigore ed espulsione. Lui resta in piedi e la paura passa.

ROSI 6,5 Torna e ricomincia da dove aveva interrotto, da una maturità che qualche mese fa non si osava sperare. Soffre un po’ dietro, ma davanti è devastante: gambe, testa e due mezzi rigori subiti, che almeno uno ci poteva, anzi, ci doveva stare

KJAER 7- Nel fango cambia la copertura degli scarpini: toglie i tacchetti, mette i cingoli e dalle parti del carro armato danese non si passa. Una partita quasi perfetta (viene murato sul vantaggio dei siciliani), piena di sostanza e tre salvataggi a gol fatto. Sul primo, sulla linea, è anche fortunato. Sul secondo è più forte anche dell’assist di Tagliavento. Sul terzo è semplicemente super: scivolata alla Burdisso e la porta è salva.

JUAN 6 - - Lui sì che l’ha sofferto il diluvio. In quelle pozzangherone al centro dell’area romanista sembrava un pulcino bagnato, faticava a restare in piedi, sbandava, barcollava, ma non crollava.

TADDEI 6+ Un po’ meno bene delle ultime volte nonostante una voglia enorme di correre ancora, di far vedere quanto sta bene. Forse è per questo che di fronte al primo tentativo di Tagliavento di sospendere la partita lui risponde facendo rimbalzare la palla in uno dei pochi punti non allagati. Poi si deve arrendere anche lui all’evidenza, avrà 25 minuti per sparare tutte le cartucce restanti

SIMPLICIO 6 Come se non bastasse la pioggia, ci mette pure un cartellino giallo dopo una manciata di minuti per complicarsi la vita. E non poter rischiare un intervento su quel campo è quasi come giocare con una gamba sola. E’ bravo a non beccarsi il rosso e a restare nel vivo del match. Un po’ meno a creare gioco, ma non per colpe sue.

DE ROSSI 7 Se vai sotto in una partita del genere, 90 volte su 100 la perdi. Se non l’hai persa, se non la stavi perdendo, è per merito suo. Un gol di una importanza enorme. Come quel recupero perfetto sullo scivolone di Juan. Segno di una concentrazione totale. Ma a questo ormai ci siamo abituati...

PJANIC 6 - - Quando si scivola così, vorresti delle zavorre per tenerti ancorato al terreno. Ogni chilo in più è benedetto. Se ne hai solo 68, anche se di classe pura, è inevitabile che fatichi. E Miralem ha faticato tanto, tantissimo. Frustrato dalla necessità di maltrattare la palla invece che accarezzarla come sa fare lui.

BOJAN 6 Recupera la prima palla dopo 9 secondi, tanto per far vedere quanta voglia ha di trovare il gol. E non è ancora passato un minuto di gioco che si prende uno spintone in area. E’ carico, è pronto a sparare a raffica, la pioggia, solo quella, gli bagna le polveri.

TOTTI 6,5 Diluvio, acqua che cade a secchi, campo impraticabile. Poi tocca palla lui ed è primavera. Le pozzanghere diventano la rugiada mattutina e il passaggio va a destinazione. Fino a un certo punto, fino a che è umanamente possibile. Per i miracoli si sta cominciando ad attrezzare...

LAMELA 6 Un bel tiro dopo un minuto, un altro poco più in là. Sembra l’inizio di un’altra serata da fenomeno, ma poi gli arrivano pochi altri palloni giocabili. Pochissimi.

LUIS ENRIQUE 6 "Così non si può giocare". Vale per tutti, vale ancora di più per chi sta con la palla incollata ai piedi il triplo degli avversari. Lo dice da inizio ripresa, gli danno ragione dopo 20 minuti. E intanto non ha perso neanche questa

 

CORRIERE DELLO SPORT ( a cura di R.Maida)

 

Kjaer**** - Non giocava in campionato dal 25 novembre, sfila il posto a Heinze e stupisce per attenzione e personalità. E poi si ripete in quella che è diventata la sua specialità: il salvataggio sulla linea (su Bergessio). Gli era già riuscito contro Inter e Siena. E’ un merito, più che un caso.

Stekelenburg*** - Sempre sicuro, specialmente nelle uscite. Ormai è un muro. Che crolla solo di fronte alla picconata letale di Legrottaglie.

De Rossi*** - Fatica a contenere il Catania ma alla prima occasione in attacco fa bingo. Festeggia sventolando la maglia in faccia ai tifosi che per anni lo hanno insultato e incassa un giallo pesante (ma previsto) ma l’interruzione della gara gli consentirà di essere a disposizione anche per Roma-Cesena. Esce sfinito e acciaccato.

Rosi** - In certi momenti incontenibile in attacco, in altri molto sofferente in difesa.

Taddei** - In regresso rispetto alle ultime volte. Produce poco e concede molto. Chiude da capitano e vorrebbe giocare la partita fino in fondo, per renderla memorabile. Ma sbaglia perché il campo non lo consentiva.

Totti** - Alla terza partita in sette giorni, sotto il diluvio, finisce per pagare dazio. Ma le cose migliori della Roma partono dal suo genio.

Luis Enrique (all.)** - Stavolta la proposta migliore è del Catania di Montella, che lo mette in crisi sempre: anche quando il campo è in condizioni buone. Chissà però cosa sarebbe successo nella ripresa, se il terreno avesse retto: il Catania avrebbe tenuto gli stessi ritmi della prima parte?

Juan* - Come i gatti non ama la pioggia: scivola tre volte sul bagnato in venti minuti. Distratto anche sul gol di Legrottaglie. Non bene.

Simplicio* - Preferito ancora a Gago, è molto impreciso. Si becca subito un’ammonizione per eccesso di foga, poi non entra in partita.

Pjanic* - Patisce il pressing feroce del Catania, non cambia mai marcia in attacco. Una serata no, al di là della pioggia che certo non aiuta i calciatori tecnici.

Lamela* - Non si accende mai. E non collabora ai ripiegamenti che nelle idee della Roma sono determinanti.

Bojan* - Leggero, poco adatto a queste battaglie su campi scorrevoli. E pigro in copertura.