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Castan: “Cagliari squadra giusta, tra 6 mesi vedremo cosa sarà meglio per tutti. Sto benissimo”

Il brasiliano si presenta ai rossoblù: "Sapevo che era difficile rimettersi in gioco alla Roma, ma in questi mesi ho preso fiducia. I test dicono che ho tutta la mia forza"

Redazione

La cessione di Leandro Castan ad ora è l'unica operazione di mercato effettuata dalla Roma. Il brasiliano, ormai ai margini della rosa, ha scelto il Cagliari per ricominciare in questi sei mesi di prestito secco. Il difensore è stato presentato oggi in conferenza stampa alla Sardegna Arena: "Sono molto contento di essere qui. Il contatto con il Cagliari è arrivato una settimana fa, dopo due o tre giorni era già tutto fatto. Quando ho avuto notizia dell’interessamento del Cagliari ho chiamato Avelar che avevo conosciuto a Torino, mi ha parlato benissimo della città e della società. Anche Nainggolan mi ha detto belle cose sulla società che vuole crescere. Le sensazioni di questo primo giorno? Quello che mi avevano detto era tutto vero, sono nella squadra giusta".

Castan continua: "Sono un difensore mancino che può stare a sinistra o al centro - riporta cagliarinews24.com -, ho tanta voglia di giocare e dimostrare il mio valore. Anche se non stavo giocando conosco il mio carattere e le mie qualità, mi sento benissimo e questa è l’occasione giusta. Sono pronto, potrei giocare anche subito. L’ho detto anche al mister, mi manca forse il ritmo gara ma sono a disposizione del tecnico. Che sia per cinque o novantacinque minuti. Mi manca tantissimo il campo, so i sacrifici che ho fatto per continuare a giocare. A Torino sono andato bene, i granata volevano comprarmi ma poi mi sono fatto male e sono rientrato a fine campionato quando ormai puntavano su altri. Sapevo che era difficile rimettersi in gioco aRoma, ma questi sei mesi mi hanno dato fiducia. Non ho mai saltato un allenamento, i test dicono che ho tutta la mia forza.Mi manca solo il ritmo gara, per quello bisogna giocare. I miei figli mi chiedevano perché non giocassi, non vedo l’ora di dirgli di guardare il papà alla tv".

Sul passato: "L’esperienza in Svezia? Arrivavo dall‘Atletico Mineiro dove ero in scadenza, il mio procuratore mi disse che una squadra mi voleva tantissimo e non rinnovai. Poi la cosa sfumò e restai senza giocare, fino a quando si presentò l’occasione dell’Helsingborg e sono andato lì. Dopo otto mesi sono andato dal ds in lacrime perché non sopportavo il freddo ed ero l’unico brasiliano".

Sulla malattia: "Quando mi hanno detto del cavernoma ho avuto molta paura, poi i medici mi hanno parlato di due calciatori che avevano avuto lo stesso problema. Ho parlato con Melchiorri che mi ha tranquillizzato e dato molta serenità. Quando l’ho incontrato l’anno scorso a Torino ci siamo fermati dopo la gara a parlare delle nostre esperienze. Mi spiace non averlo incontrato qui ma faccio sempre il tifo per lui".

Sulla cessione: "La formula del mio trasferimento? Non mi interessava molto, avevo solo detto al mio procuratore che volevo venire a Cagliari. Non so cosa succederà fra sei mesi, la vita cambia così rapidamente e la mia esperienza me lo insegna. Adesso sono molto felice di essere qui e darò il massimo ogni giorno, poi ci troveremo tutti assieme e vedremo cosa sarà meglio per Castan, per la Roma e per il Cagliari. Io ho bisogno del Cagliari e il Cagliari ha bisogno di me. Mi aspetto di divertirmi tanto qui, penso che ci salveremo velocemente e che darò ai tifosi tutta la grinta e la gioia che si aspettano".