Non si chiude il caso Mourinho-Chiffi. Come riportato dall'agenzia Ansa, il tribunale federale nazionale ha deciso di rinviare al 22 giugno prossimo l'udienza per il deferimento dello Special One dopo le accuse rivolte all'arbitro Chiffi in occasione di Monza-Roma. Il TFN ha predisposto il rinvio "non ritenendo congrua l'ipotesi di patteggiamento presentata" e così per "consentire alle parti di trovare un nuovo accordo". L'udienza che era inizialmente programmata per oggi alle 10, è dunque slittata al prossimo 22 giugno.
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Caso Mourinho-Chiffi, bocciato il patteggiamento: udienza rinviata al 22 giugno
Cosa era successo tra Mourinho e Chiffi
—Lo scorso 3 maggio, in occasione del match tra Roma e Monza, il portoghese era stato deferito a causa delle dichiarazioni fatte nei confronti dell'arbitro Chiffi. Lo Special One è stato accusato di aver violato gli articoli 4.1 e 23.1 del codice di giustizia sportiva. Queste le parole di Mourinho nell'occasione sopracitata: "Questo risultato si adatta al peggiore arbitro che ho avuto in carriera e ne ho avuto tanti di scarsi. Io penso che l'arbitro non abbia avuto grande influenza sul risultato, ma è dura giocare con lui:tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco all'ultimo minuto. Doveva dare un rosso, va a casa frustrato perché non dà il rosso a me perché non gli ho dato l'opportunità. È un po' il limite di questa squadra: non abbiamo la forza che hanno altre società di dire 'questo arbitro non lo vogliamo'. Io ho finito di allenare a venti-trenta minuti dalla fine perché sapevo che altrimenti mi avrebbe espulso. Confesso che sono sceso in campo con un microfono: mi sono protetto".
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