Amedeo Carboni, ex terzino giallorosso degli anni '90, è intervenuto ai microfoni di Roma Radio per commentare il momento attuale della squadra di Garcia. Queste le sue parole:
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Carboni: “La Roma non ha nulla da invidiare alle altre squadre. Totti? Un grande campione”
"Nella Capitale non è facile tenere le squadre concentrate per come si vive la piazza. L’allenatore deve fare ancora di più un lavoro a livello psicologico" ha aggiunto l'ex giallorosso
I 300 gol di Totti...
“Non riesco neanche a quanto è grande un traguardo come 300 gol. Se lo merita perché è un grande campione e un grande ragazzo, forse avrebbe meritato di più a livello internazionale”.
60 presenze con la Sampdoria e poi il passaggio alla Roma.
“Ebbi la fortuna di capitare negli anni belli della Sampdoria. In due anni vincemmo una finale di Coppa Italia, perdemmo la finale di Coppa delle Coppe, vinta poi la stagione successiva. L’anno dopo vinsero il campionato e dovetti andar via. Avevo la Roma dietro già da tanto tempo e fu un matrimonio ben fatto. Son venuto con tanto entusiasmo e tanta voglia di rivincita”.
Sei uno di quei calciatori non romani che ha stabilito un feeling particolare con i tifosi e Roma...
“In 7 anni vivi una vita intera da altre parti, è impossibile che non ti rimanga dentro e poi credo che il fatto di aver avuto con la Curva un rapporto sincero e critico, ricordo prima del derby quando attendevamo i capi ultras, dava l’impressione che fosse più importante per loro la settimana fatta di sfottò che i tre punti. Gli dissi mi fa piacere che venite qua e che ci chiedete più sforzo, mi piacerebbe veniste qui anche quando giochiamo con squadrette… a momenti mi ammazzano".
Giudizio sulla Roma attuale?
“Quello che tutti ci aspettiamo sono meno alti e bassi. Una squadra come la Roma non può arrivare a 12 punti dalla Juventus che è forte perché ha più gruppo e meno alti e bassi. Non è facile tenere la squadra a Roma concentrate per come si vive la piazza. L’allenatore deve fare ancora di più un lavoro a livello psicologico. Tecnicamente non ha nulla da invidiare alle altre, ci deve credere di più e lavorare a livello di testa. Ogni giorno deve essere un motivo per scoprire un qualcosa di nuovo. Deve essere bravo lo staff tecnico”.
Il turnover...
“Il turnover non è che lo puoi fare solo quando i titolari sono stanchi. Dev’essere una cosa costante. Se fai giocare contro il Barcellona i titolari e poi 6 giocatori nuovi contro il Sassuolo è quello l’errore perché fai vedere che ci sono i titolari e le riserve. Va fatto ogni settimana con 3 giocatori per far sentire tutti importanti. È una questione psicologica per far capire alla fine dell’anno che quello che ha fatto 10 presenze è stato importante come quello che ne ha fatte 30”.
Un parere su Florenzi terzino?
“Prima di tutto ci deve credere lui. Se lui pensa di poterlo fare e fare bene, se fai un lavoro che non ti piace non rendi al 100%. Ha la fortuna che vede anche la porta, avere la tecnica e lo spirito di sacrificio”.
Sampdoria-Roma:
“La Samp è una squadra che ha giocatori difficili da marcare se sono in giornata. Vengono da una brutta sconfitta e la Roma deve approfittare di questo, partendo molto forte, togliendo sicurezza alla Samp dall’inizio”.
Garcia:
"Anche lui ci deve credere, sembra ai suoi tempi Eriksson che arrivava sempre secondo, deve fare quel passettino in più".
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