(di Andrea Corradetti) Quella che sembrava essere una semplice formalità si sta rivelando giorno dopo giorno una faccenda sempre più complessa.
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Capitolo Montella, continua il braccio di ferro con Pulvirenti
(di Andrea Corradetti) Quella che sembrava essere una semplice formalità si sta rivelando giorno dopo giorno una faccenda sempre più complessa.
Perché a volte i conti vengono fatti senza l’oste e quando l’oste corrisponde al nome di Pulvirenti tutto allora per la Roma rischia di complicarsi. Intendiamoci, le possibilità che Montella non arrivi alla Roma sono veramente poche, ma il rischio che il tutto si materializzi in un’inutile perdita di tempo c’è ed appare ormai purtroppo dietro l’angolo. Una cosa è certa: la Roma non vuole cedere a nessun ricatto e forte della grande voglia del suo prescelto (l’aeroplanino si trova già a Roma nella sua casa di Casal Palocco), sa per certo che alla fine non potrà che spuntarla. Certo, necessario adesso sarà che Montella forzi ulteriormente la mano, ma il tutto fa pensare che alla fine la telenovela possa concludersi per il verso giusto. Nessuna penale pagata, ma un trattamento speciale per quanto riguarda il prestito o la comproprietà di uno tra i suoi giovani più interessanti (candidati al momento sarebbero Crescenzi, Florenzi e Bertolacci). Al momento, dunque, l’ipotesi Villas Boasappare solamente una suggestione e qualora non dovesse arrivare Montella probabile è che alla fine a spuntarla possa essere un Mister X. Dal suo Portogallo intanto lo “special two" fa sapere di non avere fretta: “Per me è importante scegliere il progetto giusto. Non c’è alcuna urgenza in questa scelta”
STRATEGIE - «Per rendere la Roma appetibile bisogna partire soprattutto da quello che è il rafforzamento della squadra. Solo così il “marchio”della Roma potrà accrescere il suo valore sul mercato e noi riuscire a vendere e non a svendere quella che è la nostra partecipazione." Parole dell’a.d di Unicredit, Federico Ghizzoni, il quale, nel corso di un incontro tenutosi ieri sera a Monaco di Baviera, rilancia, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quella che è la serietà dell’ambizioso progetto americano. «Il nostro rapporto con il gruppo statunitense è più che buono, anzi ottimo. E come soci siamo pienamente soddisfatti di quanto sta facendo per la Roma. Il “brand”Roma vuol dire Italia ma soprattutto vuol dire made in Italy. Da questo punto di vista ci sono ancora tante potenzialità. Intanto, rispetto alla passata stagione, c’è stato un incremento del merchandising. Un risultato piccolo, ma significativo». Solo parole? Considerando i nomi su cui la Roma sta lavorando, la risposta appare scontata. Nonostante Sabatini stia attendendo le indicazioni del nome del nuovo allenatore, il dirigente giallorosso infatti appare già in gran forma e pronto a costruire in vista del prossimo anno quella che sarà una squadra finalmente più forte e concreta. Preso Dodò e vicino al riscatto di Gago, il dirigente giallorosso infatti sta lavorando su nomi di grandissima qualità. Il primo della lista, ormai è evidente, sembra essere Rodrigo Palacio. Al di là delle voci che danno il giocatore ad un passo, sicuramente infatti la società giallorossa sta lavorando per portarlo nella Capitale. Di ieri la notizia di un importante incontro tra Sabatini e Preziosi: summit questo che ha portato le due società ad intavolare una prima trattativa sulla base di 10 di milioni più la comproprietà di Aleandro Rosi. Voce questa parzialmente confermata dall’agente del terzino giallorosso, Davide Lippi: “Il giocatore a Preziosi piace, ma al momento parlare di qualsiasi trattativa è prematuro. Aleandro vuole rimanere nella Capitale, ma qualora dovessero esserci delle proposte sicuramente le dovrei ascoltare”. Per Palacio tuttavia è forte ancora la concorrenza sia del Napoli che soprattutto dell’Inter. Una voce dal Brasile: pur di avere Juan, il Flamengo sarebbe pronto ad offrire alla squadra giallorossa il prestito del giovane diciannovenne Thomas Bedinelli. Si allontanano infine Geromel, Asamoah, Vertonghen e Van der Wiel: per il primo vicino l’accordo con il Werder, mentre per gli altri tre probabile l’approdo in Premier.
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