«Desidero esprimere la mia totale solidarietà a Francesco Totti, come ho già fatto nei giorni scorsi per Daniele De Rossi. Da cittadino, esprimo il mio sconcerto per la naturalezza con cui, ormai, i media infilano chiunque nel tritacarne,
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Capezzone(Pdl): “Solidarietà a Totti e basta tritacarne mediatico”
«Desidero esprimere la mia totale solidarietà a Francesco Totti, come ho già fatto nei giorni scorsi per Daniele De Rossi. Da cittadino, esprimo il mio sconcerto per la naturalezza con cui, ormai, i media infilano chiunque nel tritacarne,
anche quando si tratta soltanto di voci, di ipotesi magari infondate, di riferimenti senza nome o confusi. Eppure, la formuletta »giornalistica« è già pronta: 'Spunta il nome di Tizio, Caio, Sempronio». Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce Pdl. «Possibile che tanti »giornalisti« non si rendano conto del fatto che così si può massacrare chiunque? È sufficiente che una persona sia evocata da altri, magari da un millantatore totale, magari a sproposito, magari falsamente, e il malcapitato si ritrova fatto a pezzi, sbattuto sui giornali, e comunque »coinvolto«. Ormai, in questo Paese, in cui pure tutti amano citare la Costituzione, -aggiunge- la presunzione di innocenza (che vale per tutti, fino a sentenza definitiva di condanna) è un concetto che è stato archiviato dal giustizialismo selvaggio e dal sensazionalismo montante. Ma c'è di più: ora, come dimostrano i casi di Totti e De Rossi, si va affermando una »presunzione di coinvolgimento« che può travolgere chiunque, anche chi è estraneo a una vicenda, ma viene comunque tirato in ballo. Ma è »giornalismo«, questo? Non auguro a nessun »giornalista« di vedere un giorno il proprio nome dato in pasto ai media per una vicenda spiacevole. Ognuno farebbe bene a chiedersi: e se capitasse a me?».
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