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Capello: “La Roma è favorita questa sera, ma attenzione a Lapadula”

L'ex tecnico dei giallorossi commenta: "La squadra di Spalletti negli ultimi anni è stata costruita per vincere il campionato. E' molto forte ed ha pochi punti deboli"

Redazione

Fabio Capello, ex allenatore di Roma e Milan tra le tante, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io lo Sport commentando la sfida di questa sera allo stadio Olimpico tra i giallorossi di Luciano Spalletti ed i rossoneri di Vincenzo Montella che ha allenato ai tempi dell'ultimo scudetto romanista. Ecco le sue parole: "Penso che la Roma sia favorita, negli ultimi anni è stata costruita per tornare a vincere il campionato. E' molto forte, ha pochi punti deboli, l'allenatore ha esperienza e sa come raggiungere questo risultato. L'anti Juve sarebbe dovuta essere il Napoli, ma ha avuto un momento di crisi. Con Milik aveva trovato un nuovo goleador dopo Higuain e ora Sarri si sta inventando qualcosa di nuovo con Mertens che sta facendo molto bene. La Juventus è superiore a tutte le altre. Quello che ha fatto ieri Dybala è stato impressionante. Pjanic ha grandissima qualità, ma va ancora piano rispetto ai compagni. Non si è ancora espresso ai suoi livelli a Torino. Il Milan ha giocatori interessanti, di buona prospettiva. Donnarumma e Locatelli sono giocatori in grado di garantire un grande futuro ma servono grandi acquisti. Rispetto a Roma e Napoli, per non parlare della Juventus, ha qualcosa di meno. Lapadula? E' un giocatore che dà fastidio a tutti i difensori perché combatte ed è molto generoso. La Roma potrebbe soffrirlo e lui potrebbe essere la chiave per ottenere il risultato in casa Milan. Montella? E' partito dal basso, facendo esperienza a livello giovanile. Ha rubato molto dai suoi allenatori e ci ha messo del suo. Non pensavo potesse essere un allenatore di successo in così bravo tempo. Se ha rubato anche da me? Si ruba da tutti. Io ho rubato tantissimo da Herrera, da Liedholm e da Fabbri, e poi ci ho messo del mio. Abbiamo avuto qualche piccola discussione io e Montella, ma adesso ha capito anche lui che l'allenatore deve fare delle scelte e scontenta inevitabilmente qualcuno. Il calciatore è egoista, l'allenatore deve pensare a tutta la squadra. Che un calciatore sia scontento mi sta bene, ma che gesticoli o altro no".