Roma-Juventus è anche la partita di Fabio Capello, che di giallorossi e bianconeri è stato sia calciatore che allenatore. Nel 2004, il suo passaggio dalla capitale a Torino venne visto come un vero e proprio tradimento dai tifosi della Roma, anche perché, solo qualche mese prima, il tecnico aveva dichiarato che non sarebbe mai andato alla Juventus. Intervistato da "Radio Deejay", all'interno del programma "Deejay Football Club", l'allenatore dello Scudetto 2001 è tornato su quella frase: "Non c’è nulla da spiegare. Al tempo con la Roma eravamo in lotta con la Juve per alcuni giocatori: lo stesso Chiellini era d’accordo con noi, poi Moggi entrò a piedi uniti. C’era una grande rivalità. Quando ho deciso di andare alla Juve sono stati loro che mi hanno chiamato. Ho capito che il mio ciclo romanista era finito. Quando non riesci più a dare quello che vorresti e rientri a casa insoddisfatto del lavoro e della partecipazione dei giocatori, capisci che devi lasciare. Mi è arrivata l'offerta e l'ho accettata. E’ vero che dissi 'mai alla Juventus', ma nel lavoro qualche volta bisogna rimangiarsi tutto".
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Capello: “Dissi ‘mai alla Juventus’, ma il mio ciclo alla Roma era finito”
L'ex tecnico giallorosso: "Ero insoddisfatto del lavoro e della partecipazione dei giocatori"
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