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Capello a Trigoria incontra Luis Enrique e De Rossi

Fabio Capello di nuovo a Trigoria. Per conoscere il tecnico della Roma, Luis Enrique, ma anche per rimettere piede nel centro sportivo dal quale nel maggio del 2004 fuggì in fretta e furia, bollato come traditore dalla piazza, per imboccare con...

Redazione

Fabio Capello di nuovo a Trigoria. Per conoscere il tecnico della Roma, Luis Enrique, ma anche per rimettere piede nel centro sportivo dal quale nel maggio del 2004 fuggì in fretta e furia, bollato come traditore dalla piazza, per imboccare con la sua Mazda l'autostrada per Torino, direzione Juventus.

Il ct dell'Inghilterra è tornato nel quartier generale giallorosso, quello in cui festeggiò il terzo scudetto della storia romanista, a poche ore dalla sfida tra Napoli e Manchester City. Prima di recarsi al San Paolo per assistere alla gara di Champions League, Capello si è fermato nella Capitale per salutare giocatori e «ritrovare molti amici...». Ad aprirgli le porte di Trigoria, il fido braccio destro Franco Baldini (direttore generale della Roma, e anche lui sugli spalti del San Paolo) e il preparatore dei portieri, Franco Tancredi, che nel 2004 lo seguì alla corte della 'Vecchia Signorà. «Io alla Juve? No, non ci andrei mai e la mia è una scelta di vita. Non mi interessa andare lì» le parole pronunciate da Capello poco prima di stupire tutti sposando la causa bianconera.

Da allora sono passati sette anni. Sette come le righe dello scarno comunicato col quale abbandonò la nave Roma. «Circostanze contingenti e repentine» le definì il ct dell'Inghilterra, che salutò tutti sottolineando come il periodo in giallorosso rappresentasse «per sempre uno dei più bei ricordi» della sua vita. Parole che non bastarono a sanare la ferita inferta a una tifoseria ormi tradita e sconcertata dal voltafaccia del tecnico. «Non ci posso credere, porca miseria fatemi leggere» fu la reazione a bruciapelo di Daniele De Rossi, scoperto e lanciato nel grande calcio proprio da Capello.

E chissà che, dopo la stretta di mano andata in scena oggi tra i due, e immortalata in una foto pubblicata sui social netwok (nessuna istantanea invece con Totti, impegnato prima dell'allenamento a fare fisioterapia), non si sia riavvolto il nastro della memoria per ripensare a quei momenti. Capello è il secondo ex allenatore della Roma a varcare, a distanza di qualche settimana, i cancelli di Trigoria. Prima del manager friulano, infatti, era stato il turno dell'argentino Carlos Bianchi: entrambi hanno fatto la conoscenza di Luis Enrique e ne hanno osservato da bordo campo i metodi di lavoro. Il ct inglese, però, non era solo. Casualmente a far visita al centro sportivo è stato nel medesimo giorno anche Francesco Rocca, attuale osservatore per l'Italia di Prandelli e indimenticato 'Kawasakì degli anni '70 per la tifoseria giallorossa. Tifoseria che invece, con un pizzico di sarcasmo romano, ancora associa Capello a un altro mezzo giapponese: «È tornato a Trigoria per riconsegnare la Mazda...».

Ansa