L'articolo de La Repubblica sta facendo il giro d'Italia e il caos intorno alla Roma aumenta. Dopo Carlo Bonini parla anche l'altro giornalista del pezzo, Marco Mensurati a Sportitalia. Queste le sue dichiarazioni dopo la notizia di minaccia di querela da parte di Daniele De Rossi: “L'articolo si basa su documenti e testimonianze dirette. Per quanto riguarda la minaccia di querela di De Rossi aspetto serenamente la notifica della querela e vi invito tutti a quello che si preannuncia come il processo del secolo: nel senso che a quel punto avremo modo di esibire documenti che ovviamente abbiamo in tribunale e di chiamare i testimoni che non potranno mentire. Sarà molto divertente, aspetto con estrema serenità e tranquillità : temo che non arriverà sinceramente, però se dovesse accadere sarà piuttosto divertente”. Mensurati ha poi proseguito spostando l’attenzione su Pallotta: “Per quanto riguarda Pallotta che bolla le nostre parole come cazzate, è un problema di Pallotta che identifica le cose vere e le cose false sempre come cazzate. Viene da pensare che alla fine le cazzate sono le cose che dice Pallotta".
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Caos Roma, Mensurati (La Repubblica): “Aspetto la querela di De Rossi”
Il giornalista aggiunge: "Per quanto riguarda Pallotta che bolla le nostre parole come cazzate, è un problema suo che identifica le cose vere e le cose false sempre come cazzate"
Il giornalista de La Repubblica, Marco Mensurati, interviene anche a Radio 24. Queste le sue parole:
Sono arrivate smentite alla vostra inchiesta, tra cui Monchi. E la vostra inchiesta è firmata da Siviglia...
"Abbiamo girato più città, abbiamo firmato con l'ultima di queste in cui abbiamo viaggiato"
La Roma ha smentito.
"La Roma ha preso le distanze, non ha smentito, con una 'supercazzola'... Ditemi voi cosa vuol dire il comunicato della Roma..."
A chi dice che sono cose che escono dal club, cosa risponde?
"Ci sono fatti che non sono stati smentiti, poi ognuno se li legge e si fa la sua idea... Sinceramente non saprei cosa rispondere".
Vogliono sapere la fonte?
"Vedendola da fuori l'uscita di De Rossi sia stata fatta con un livello di delicatezza e attenzione molto chiaro, il giocatore ha fatto in modo che non ci fossero ulteriori conseguenze. Vederlo in una veste così diversa fa effetto...La situazione è un po' complessa, non ci siamo soffermati su una semplice cosa. Abbiamo riportato un documento chiaro, a differenza della supercazzola della Roma, comprensibilissima tra l'altro, nel modo in cui l'abbiamo riportato ne abbiamo dato conto, facendo nomi e cognomi e rivelandone il contenuto. Ripeto, il documento non è stato smentito da nessuno, Monchi ha preso le distanze, De Rossi ha annunciato querela e la aspettiamo fiduciosi, così avremo modo di andare in tribunale e di convocare i testimoni, poi sarà interessante partecipare al processo. Una volta che ci sono un elenco di fatti, scritti in maniera chiara e senza giri di parole, cerchiamo di darne un senso. Partiamo dai fatti, a un certo punto della stagione De Rossi ed altri 3 senatori chiedono la testa di tre persone: Monchi, Di Francesco e Totti. Questo è nei fatti e non è stato smentito. Poi si può dire che a tradire è stato un dipendente della società ed è una versione dei fatti. Poi si può averne un'altra, i senatori vista la lontananza della proprietà hanno fatto qualcosa per risolvere una questione e magari potevano scegliere mezzi diversi... Questo mi sembra un dibattito che ha senso, parlare del fatto che l'articolo è stato firmato da Siviglia e che è stato fatto con Bonini, che di solito si occupa di cronaca giudiziaria, mi sembra un po' perder tempo..."
Come vede l'immediato futuro della Roma?
"Non ho l'esperienza diretta di Trigoria, l'impressione che ho avuto è che la Roma sia ad un punto di svolta, che coincide con il punto più basso della sua gestione. Ho l'idea che la proprietà, che non ha alcuna intenzione di cedere il passo (quantomeno per motivi di business, perché non ritiene di aver portato l'investimento al valore necessario per vendere, non perché ci tenga ad avere una squadra di calcio a Roma), voglia intraprendere una svolta. Lo dimostra la durezza con cui qualche mese fa è stata sostituita la precedente gestione, dal fisioterapista in su. La società ha disponibilità ad investire, pur se non avendo un fatturato all'altezza dei competitor è stata costretta a fare del turnover e anche a vendere. Non sarei cosi pessimista, è il punto più basso ma è un punto di svolta. Per me Gasperini ha fatto un errore a rifiutare la Roma"
Baldini, un ago della bilancia che non si vede?
"E' esattamente così, buona parte della confusione è data da questa anomalia strutturale che c'è nella Roma".
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