Sul futuro ha le idee chiarissime. "Spero di giocare con il Napoli anche aldilà dei quattro anni di contratto. Vorrei chiudere la mia carriera qui.
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Cannavaro: “La svolta del Napoli? La vittoria contro la Roma all'Olimpico”
Sul futuro ha le idee chiarissime. “Spero di giocare con il Napoli anche aldilà dei quattro anni di contratto. Vorrei chiudere la mia carriera qui.
Mi piace fare questo mestiere e sarei felicissimo di diventare una bandiera. Un po' alla volta ci sto riuscendo, anche se so che non è facile. Proverò a farmi apprezzare sempre di più". Il presente, più incerto, è invece la volata per la zona Champions. "Contro il Genoa non sarà un match ball, ma la vittoria ci consentirebbe di mantenere un bel vantaggio in classifica a tre giornate dalla fine", suona la carica Paolo Cannavaro, concentrato soprattutto sul finale di campionato. "Lo scudetto ci avrebbe fatto entrare nella storia, però anche il secondo o il terzo posto sarebbero un traguardo straordinario", dice il capitano degli azzurri a radio Marte. "E' importantissimo raggiungere un obiettivo in cui nessuno all'esterno dello spogliatoio sperava, all'inizio dell'anno: questa squadra merita di farcela. Non siamo andati al di sopra delle nostre possibilità, comunque. Nel nostro gruppo la qualità c'è. Abbiamo grandi giocatori e ci aspettavamo di fare bene, nonostante la concorrenza straordinaria di avversari sulla carta più competitivi. Bravi noi a farci largo: il momento della svolta è stata la vittoria sulla Roma all'Olimpico". Adesso manca l'ultimo sforzo, però. Cannavaro non si aspetta regali, dal Genoa. "I gemellaggi esistono solamente tra i tifosi, mai tra i giocatori in campo. Noi ci stiamo preparando per affrontare undici avversari di valore, a cominciare dal mio amico Floro Flores. Ma è bello vedere due tifoserie che si amano, non solo che si stimano". Il capitano azzurro, oltre che sulla spinta del San Paolo, confida sul ritorno di Lavezzi dopo la squalifica. "Il Pocho è la nostra marcia in più, soprattutto quando le partite si complicano. Sa come spaccare le difese, per fortuna che sta con noi". Proprio come Mazzarri, determinante anche lui. "Ci ha dato la mentalità vincente e ci ha insegnato a lottare fino all'ultimo secondo. Squadra e allenatore sono un corpo unico, in questo momento". Patto Champions, allora? "Non ce n'è bisogno, non darei un significato speciale alla visita di De Laurentiis. Il presidente ha grande rispetto dello spogliatoio, è venuto solo per farci capire che lui c'è". Il futuro può attendere. Nessuna distrazione per le voci di mercato, con l'Europa a portata di mano. Il Napoli pensa solamente al presente.
Repubblica.it
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