Vincent Candela, ex Campione d’Italia con la maglia della Roma nel 2000-2001, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport. Ecco le sue dichiarazioni:
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Candela: “La vittoria dello Scudetto dipende quasi esclusivamente da Garcia”
L'ex terzino giallorosso ha aggiunto: "Il tecnico francese ha a disposizione una squadra forte, deve dimostrare che la Roma può vincere il tricolore”
Sul turnover di Garcia?
“Non sono d’accordo sul turnover esagerato, al massimo uno o due giocatori. Quando abbiamo vinto lo Scudetto la squadra era quella e la forza dell’allenatore è quella di far capire comunque agli altri che sono importanti come accadde con Nakata, con Di Francesco, con Mangone etc. Non posso però pensare che Garcia faccia il turnover per dare dei contentini, ma ritengo sbagliato stravolgere sempre la squadra. Quest’anno è decisivo, dipende quasi esclusivamente da Garcia la vittoria dello Scudetto, perchè ha a disposizione una squadra forte, deve dimostrare che la Roma può vincere il tricolore”.
Sulla protesta della Curva Sud?
“Stanno facendo di tutto per dividere i tifosi, non solo la Curva. Il discorso è molto lungo, la Curva è un gruppo, si ragiona tutti insieme. Loro non devono mollare, anche se c’è una barriera – messa però solo a Roma – mi auguro che tornino a tifare allo stadio, perchè la squadra ha bisogno della Curva. Non devono darla vinta a chi li vuole allontanare dallo stadio. Nei miei anni la Curva fu decisiva sia quando fece la contestazione ad inizio anno, sia quando ci aiutò nel corso della stagione. Quando sai che il tifo sta lì e giochi con 60 mila persone e non 12 mila, psicologicamente è importante. Non sono dentro lo spogliatoio da dieci anni, però è strano che nessun calciatore si sia espresso su questo tema, sono i tifosi che ci fanno sentire importanti, se no il calcio non esiste più”
Il tuo giudizio su Lucas Digne? Può arrivare ai tuoi livelli?
“Digne è un giovane, deve dimostrare in Italia alla Roma di essere un giocatore importante e di vincere. Con il lavoro, il coraggio e le qualità si può arrivare a grandi livelli, come ho fatto io nella mia carriera. Ha esordito molto bene contro la Juve, non ha avuto timori, ha aiutato i compagni, non è stato fenomenale ma ha fatto il suo, bisogna lasciargli un po’ di tempo ma deve giocare sempre.”
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