Manca sempre meno al termine di questa sessione di calciomercato e la Roma sta cercando di rinforzare al massimo la sua rosa in questi ultimi giorni. Secondo Vincent Candela, terzino sinistro della Roma Campione d'Italia 2001, il problema della squadra di Garcia è in difesa. Queste le sue parole rilasciate ai microfoni di Roma Radio: "Dietro manca ancora un po’ di garanzia, partendo dai terzini. Florenzi è bravo ma potrebbe dare molto di più in altri ruoli. Torosidis è un ottimo giocatore, però non è un titolare. Grande ritorno di Castan, ma lì c’è ancora da lavorare. Dietro manca un Samuel o un Benatia. Per Maicon se fisicamente è pronto stiamo al massimo. Sul centravanti e in attacco ci siamo".
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Candela: “In difesa manca ancora un po’ di garanzia”
Il terzino della Roma campione d'Italia nel 2001 è intervenuto ai microfoni di Roma Radio: "Digne deve dimostrare di metterci tutto il cuore, di essere umile, queste sono le basi. Non deve fare il solito francese"
Cosa ne pensi di Lucas Digne?
Ha giocato poco l’anno scorso, però è un giocatore che ha molta fiducia dell’allenatore, questo è importante. Sicuramente si troverà molto bene. L’anno scorso ha giocato poco, quindi avrà bisogno di un po’ di tempo, anche per adattarsi al campionato italiano, che è sicuramente molto duro. Non sarà facile, speriamo si integri bene subito. Sulla fascia sinistra è un bel po’ che non abbiamo un titolare.
Consigli per Digne?
Di dare il massimo. L’anno scorso ha giocato poco e l’ho visto poco. Bisogna vedere 2 o 3 partire per giudicarlo. Gli consiglio di entrare in armonia con i suoi colleghi, anche se conosce molto bene l’allenatore. Deve dimostrare di metterci tutto il cuore, di essere umile, queste sono le basi. Non deve fare il solito francese (ride, ndr). Deve dimostrare di aver tanta voglia di diventare un grande giocatore.
Cos’aveva in più il gruppo nell’anno in cui la Roma ha vinto lo scudetto?
Prima della partita sabato hanno fatto vedere Verona-Roma dello scudetto, ho rivisto un gruppo unito. Di 20 giocatori in 16-17 ci vedevamo fuori dal campo tutti i giorni. Era un gruppo con Batistuta, Cafu, Samuel, con un Tommasi in splendida forma, poi il capitano… prima di tutto eravamo grandi uomini, con la consapevolezza di essere uniti. Anche la panchina è stata molto importante.
Quanto incide l’ambiente?
Bisogna avere rispetto della gente e di questa città, anche quando fischiano bisogna capirli. È giusto così. Ci può stare, basta avere un confronto ed essere onesti. La polemica ed i fischi ci stanno, ma se si dà il cuore e se c’è il senso d’appartenza i tifosi lo vedono.
Le milanesi hanno accorciato la distanza?
Lo spero per il campionato italiano. Secondo me bisogna stare attenti a Inter e Milan.
Favorita per la Champions League?
Sono sempre le stesse. Il Barcellona, poi sono curioso del Bayern Monaco, il Real Madrid… e spero che la Roma arrivi in semifinale, sarebbe una grande conquista.
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