Campagna abbonamenti Roma ancora in stand by per la grana barriere, ma a maggio partirà la prelazione

La barriera ostacola anche la campagna abbonamenti. Per ora, infatti, non c’è ancora una data certa per l’inizio della prelazione dei tesserati romanisti che nelle scorse tre stagioni partì rispettivamente: il 10 aprile, 28 marzo e 15 aprile. Oggi, 8 aprile, siamo ancora lontani dall’ufficialità delle date ma negli ultimi giorni una schiarita pare esserci stata. La campagna abbonamenti, in prelazione ovviamente, dovrebbe partire a maggio quando la Roma spera di aver ottenuto risposte concrete dal Questore D’Angelo e dal Prefetto Gabrielli.

INCONTRO NELA - CURVA SUD A fine aprile Sebino Nela, Supporter Liaison Officer giallorosso, dovrebbe invece incontrare una delegazione di tifosi di curva Sud per fare il punto della situazione. La maggior parte di loro non intende fare un passo indietro: vuole la rimozione della barriera nel settore, e finché non ci sarà continuerà a disertare lo stadio impedendo nelle gare di campionato anche agli altri di acquistare i biglietti. Come? Rinnovando a prescindere l’abbonamento per mantenere il prezioso posto in curva. Magari non lo faranno tutti e 7 mila i “contestatori”, ma vista la perseveranza della protesta la Roma ha paura che almeno 4 mila seggiolini restaranno vuoti anche il prossimo anno causando un enorme danno di immagine oltre a infastidire la squadra e Spalletti.

ROMA AL LAVORO La dirigenza dal canto suo sta lavorando con le istituzioni per risolvere il problema. Spalletti ha chiesto un incontro col prefetto Gabrielli mentre Baldissoni è da mesi a lavoro per capire quando si potrà tornare a una situazione di normalità. “Le barriere si possono togliere, ma prima i tifosi tornino allo stadio in maniera civile. Col muro contro muro non si va da nessuna parte”, ha ripetuto allo sfinimento Gabrielli. Dal Viminale, però, filtra la volontà di togliere la barriera in estate, e c’è chi giura che c’è già una data precisa per “l’evento”: l’11 luglio. “Vale la pena rischiare?”, è la domanda che si pongono in tanti in Sud.