Il miglior regista al mondo. Così si è definito Hakan Calhanoglu in un'intervista rilasciata a 'Dazn', in cui ha stilato la sua: top five: "Quinto Enzo Fernandez, quarto Kimmich, terzo Kroos, secondo Rodri, primo io. Perché sono il migliore? Perché i gol e quello che faccio io, gli altri non lo fanno. Se date un'occhiata alle statistiche, io non segno mai da vicino, ma dai 25-30 metri o su punizione. Sono cose difficili. Poi tutti sono bravi a gestire, ma fare passaggi a cinque metri non mi piace. Io cerco sempre il passaggio finale, per aumentare la possibilità di segnare, o di fare un lancio lungo. Dar la palla a destra o a sinistra non mi serve".
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Calhanoglu: “Io il miglior regista al mondo, ma contro la Roma ero in difficoltà”
Il turco è ormai diventato giocatore di livello altissimo, anche se in questa stagione c'è stata una partita in cui è andato parecchio in difficoltà. Ed è stata proprio la sfida dell'Olimpico contro la Roma di De Rossi:"Questo non vuol dire che non debba migliorare perché ora gli avversari cercheranno di marcarmi uomo contro uomo, come nel primo tempo a Roma, quando ero in difficoltà - continua il centrocampista dell'Inter -. Devo farmi più spazio ed essere più intelligente in queste situazioni, ma con Barella e Mkhitaryan che mi aiutano ci riuscirò sempre meglio. In fase difensiva sono cresciuto ma devo progredire ancora: analizzando i video con lo staff di Inzaghi, noto che commetto ancora degli errori".
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