(ilcatenaccio.es)Edinson Cavani day a Parigi. L’ex fuoriclasse del Napoli verrà presentato alla stampa nel tardo pomeriggio. El Matador ha firmato ieri un contratto faraonico da 10 milioni di euro (esclusi diritti di immagine) che lo legherà al Paris Saint Germainper i prossimi 5 anni. Non solo Cavani per il Psg. Il club dello sceicco Nasser Al-Khelaifi continua a fare la spesa in Italia e si è praticamente assicurato Marquinhos, giovanissimo talento classe ’94 della Roma. L’ex Corinthians verrà pagato ben 35 milioni di euro, cifra che il ds Sabatini utilizzerà per finanziare la campagna estiva giallorossa con l’arrivo di Maicone quelli ormai certi di De Sanctis e Strootman.
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Calciomercato, miseria e nobiltà
(ilcatenaccio.es)Edinson Cavani day a Parigi. L’ex fuoriclasse del Napoli verrà presentato alla stampa nel tardo pomeriggio.
Dall’Inghilterra si susseguono senza interruzioni rumors che parlano di un accordo in via di definizione tra il City e la Fiorentina per Stevan Jovetic. L’attaccante montenegrino, oscurato dal nuovo idolo viola Mario Gomez, sarebbe vicinissimo al trasferimento in Premier League per una cifra vicina ai 30 milioni di euro. Manuel Pellegrini avrebbe ricevuto un feedback positivo dall’emiro Khaldoon Al Mubarak, pronto a sborsare 40 milioni di sterline per Jo-Jo e l’attaccante del Siviglia Negredo.
Ma il calciomercato non è fatto solo di turbanti, petroldollari e colpi sensazionali. Alle razzie arabe che stanno sfalsando i valori del calcio internazionale si contrappongono trattative oculate e operazioni messe a segno da navigati dirigenti con budget limitati.
Il modello Udinese fa da contraltare al sistema mercenario di Psg e City, come testimoniano i risultati raggiunti dal patron Pozzo negli ultimi dieci anni. Mentre i top club europei basano la loro filosofia sullo sperpero di soldi in giocatori già formati e affermati, con risultati spesso tutt’altro che soddisfacenti, il presidente Pozzo e i suoi simili sono costretti a selezionare calciatori alle prime armi da qualsiasi angolo del pianeta, investendo laddove gli osservatori ritengano ci siano le basi per un futuro radioso.
Nessun team, infatti, forma un giocatore (Alexis Sanchez, Benatia e Zapata su tutti) per poi cederlo nelle vesti di campione allo sceicco di turno con conseguente plusvalenza faraonica. Il modello Udinese si fonda soprattutto su società satellite (Granada e Watford) che svolgono questo tipo di lavoro, dove le nuove leve maturano esperienza e competenza per poi costruire squadre competitive, restare in serie A e disporre anche di quelle risorse minime per poter esprimere del buon calcio alla Guidolin. Se non si opera in questo modo, in Italia e anche nel resto del mondo, si è destinati a scomparire. Basti ricordare le tante società gloriose di un tempo che navigavano costantemente in serie A e vincevano, mentre oggi non si sa neanche più se esistono.
Il doping finanziario imperat sovrano, mancano le regole e non esistono controlli. Molte società finiscono rapidamente in bancarotta e ciononostante continuano a disputare la Premier e la Liga. In Italia adesso ci sono regole ferree, le società che non le rispettano vengono penalizzate pesantemente in classi?ca. Il paradosso è che tra un imprenditore serio e uno che non guarda al bilancio è quello serio a non andare lontano. Se questa è la logica da seguire il sistema calcio è destinato a morire. Nei prossimi anni sarà necessario più equilibrio, meno disuguaglianza nei ricavi tra grandi e piccole squadre. Così, si renderà anche il calcio più bello.
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