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Calafiori sull’addio alla Roma: “Ci sono rimasto male ma non provo rancore”

Calafiori sull’addio alla Roma: “Ci sono rimasto male ma non provo rancore” - immagine 1
Le sue parole: "Non è facile prevedere il futuro di un ragazzo così giovane. È stata una parte grande e importante della mia vita"
Redazione

Riccardo Calafiori è tornato a parlare della Roma. Il difensore dell'Arsenal, lo ha fatto in un'intervista rilasciata a "Rivista Undici" nella quale si è soffermato in particolare sull'addio a Trigoria: "Al momento ci sono rimasto male. Però non ho mai avuto rancore verso la Roma. Credo che non sia facile prevedere il futuro di un ragazzo così giovane. E poi una società deve fare delle scelte, soprattutto se ha tanti ragazzi in quel ruolo. La Roma ovviamente è stata una parte grande e importante della mia vita e carriera e penso solo cose positive ancora adesso”. Calafiori ha poi proseguito parlando delle differenze tra la Serie A e la Premier League: "Come campionato è completamente diverso rispetto alla Serie A. Nelle partite di Premier le squadre vanno tutte allo stesso modo, a duemila di intensità, è come se giocassero in una bolla. È proprio un discorso di mentalità, di modo di giocare, non esiste controllare la partita, esiste solo fare un gol più dell’altro”. Il centrale ha poi parlato anche del grave infortunio subito quando era nelle giovanili giallorosse, ad appena 16 anni: "Devo dire che aver avuto un brutto infortunio a 16 anni è stata una specie di fortuna. Non ero così cosciente di quello che mi stava succedendo. Volevo solo tornare a giocare a calcio, quindi non pensavo al resto, mi importa va solo quello. Poi probabilmente quei pensieri sono arrivati dopo, quando ho avuto l’ennesimo infortunio appena arrivato a Basilea". L'ex giallorosso ha così concluso: "Ero da due mesi fuori rosa con la Roma, quindi a Basilea al primo allenamento volevo subito andare forte. Ho sentito dolore alla gamba, e lì ho pensato che, non so, magari questo sport non era fatto per me. Per fortuna non è andata così".