“Il Prefetto di Cagliari ha deciso per il rinvio della partita dopo il comunicato del Cagliari Calcio che invitava i tifosi ad andare allo stadio nonostante si dovesse giocare a porte chiuse”. Parole del vice prefetto di Cagliari, nonché presidente della commissione vigilanza dei locali di pubblico spettacolo Carolina Bellantoni, intervistata su Radio Ies, nella trasmissione La città nel pallone.
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Cagliari-Roma, Vice Prefetto: “Rinvio deciso dopo il comunicato di Cellino”
“Il Prefetto di Cagliari ha deciso per il rinvio della partita dopo il comunicato del Cagliari Calcio che invitava i tifosi ad andare allo stadio nonostante si dovesse giocare a porte chiuse”.
Vice prefetto Bellantoni come si è arrivati alla decisione di rinviare la partita Cagliari-Roma?
“Nella giornata di ieri noi abbiamo confermato la decisione presa dal prefetto già mercoledì, sulla base di quanto deciso dall’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ovvero giocare la partita a porte chiuse. Questa situazione è stata determinata dal fatto che lo stadio di Quartu Sant’Elena non è ancora completamente agibile, essendo ancora sottoposto all’esame della commissione di vigilanza. Pertanto nella giornata di ieri si stava predisponendo tutto per giocare a porte chiuse. Nella serata è intervenuto il comunicato del Cagliari calcio, con il quale si invitava i tifosi ad andare allo stadio, nonostante non fosse aperto. Per questo motivo il Prefetto ha ritenuto che fosse necessario rinviare la partita, per evitare il verificarsi possibile di una concentrazione di tifosi all’esterno dello stadio, in quanto tra l’altro erano stati messi in vendita dei biglietti ancor prima che la commissione si pronunciasse”.
Avevate già avuto modo di comunicare con Massimo Cellino prima di quanto accaduto stanotte?Quali sono i rapporti tra la prefettura e Cellino?
“Noi non abbiamo parlato con Cellino. Il nostro è un rapporto squisitamente professionale, perciò nell’ambito dei nostri compiti abbiamo avuto rapporti assolutamente corretti. Noi agiamo per via degli obblighi di legge, ai quali il Cagliari risponde con particolare lentezza”.
Lo stadio è inagibile per la tifoseria. Il sindaco di Quartu Sant’Elena dice che sarà pronto in un paio di mesi…
“Come commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo noi dobbiamo solo verificare che la struttura sia pienamente sicura per far entrare ogni tipo di pubblico. Quando tutta la documentazione sarà presentata, sarà nostro compito accertare e velocizzare la procedura affinché lo stadio sia agibile e aperto ai tifosi. E’ uno stadio costruito molto in fretta e quindi anche noi siamo investiti da tutta la vicenda solo nelle ultime settimane. Lo stadio ancora non è accessibile al pubblico, abbiamo acconsentito a Cagliari-Roma a porte chiuse, come fatto per la partita con l’Atalanta. La commissione tornerà a riunirsi appena il Cagliari presenterà la documentazione completa per l’utilizzo pieno dello stadio, impegnandoci con la visita della struttura. La tribuna centrale è ancora in costruzione”.
La decisione migliore non era quella di confermare la partita a porte chiuse anche dopo le dichiarazioni di Cellino invece di rinviarla definitivamente?
“Noi applichiamo le leggi, non vogliamo dare segnali contro Cellino o chiunque altro. Data la possibilità di problemi di ordine pubblico, il prefetto ha preferito non far svolgere la partita con una soluzione che di fatto non penalizza nessuno, visto che la partita potrà svolgersi di nuovo”.
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