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Cagliari-Roma si giocherà a porte chiuse. Lo vuole il Prefetto di Quartu

No all’apertura al pubblico dello stadio di Is Arenas di Quartu per la partita di domenica del Cagliari contro la Roma.

Redazione

No all'apertura al pubblico dello stadio di Is Arenas di Quartu per la partita di domenica del Cagliari contro la Roma. E la Prefettura invita anche la societa' rossoblu' a porre fine alla vendita dei biglietti. E' il verdetto emesso dopo una giornata di lavoro intensa cominciata con la Commissione provinciale di vigilanza riunita in viale Buoncammino dalle 9.30. Continuata con i sopralluoghi allo stadio e chiusa da un vertice a quattro tra prefetto di Cagliari, sindaco di Quartu, Questura e Vigili del fuoco. Le ultime parole del comunicato emesso dalla Prefettura in serata chiudono davvero tutte le porte: ''Determinando la vendita dei biglietti un'aspettativa che non potra' avere seguito, il prefetto ribadisce l'invito alla societa' Cagliari calcio ad astenersi dal proseguire nella suddetta iniziativa''.

La bocciatura e' arrivata in due round. La commissione si e' prima espressa sulla documentazione sostitutiva e integrativa di quella precedente. Risultato? Niente da fare: non conformita' del progetto ai decreti Pisanu. Perche' mancano alcuni elementi di rilievo per la sicurezza e la tutela della pubblica incolumita'. In particolare, si parla di situazioni relative a impianti antincendio, strutture in cemento armato e in metallo e sicurezza delle aree esterne.

Il secondo no ha riguardato la richiesta partita dal Comune di Quartu per l'utilizzo parziale degli spalti per una capienza di 12.500 spettatori. Idem come sopra: documentazione carente, dice la Prefettura. E idem come sopra per i motivi che hanno portato al rifiuto di utilizzo dell'intera struttura. La sentenza: allo stato attuale la struttura non potra' essere aperta al pubblico perche' manca la necessaria agibilita'. Niente spettatori, dunque: a meno di eventuali sorprese si profila il bis della sfida con l'Atalanta di tre settimane fa, a porte chiuse. (ANSA)